Incredibili sbalzi termici in Norvegia; dopo il caldo record dei giorni scorsi ora irrompe il vortice polare che poterà un brusco raffreddamento, con forti venti e persino la neve a bassa quota

MeteoWeb

Nei giorni scorsi una intensa ondata di calore, eccezionalmente rilevante per il periodo, ha colpito la Norvegia, provocando l’abbattimento di moltissimi record assoluti di caldo per il mese di Maggio. Molte località norvegesi, difatti, la scorsa settimana hanno sperimentato i primi +30° all’ombra per il mese di Maggio, stabilendo un nuovo record per la storia climatologica norvegese. L’intensa avvezione d’aria calda che ha investito gran parte della Norvegia si è originata lungo le latitudini sub-tropicali dell’Africa nord-occidentale (Maghreb) e risalendo il margine occidentale di un promontorio anticiclonico sub-tropicale, molto ben strutturato in quota, sviluppato in seno ad una grande ondulazione oraria della “Jet Stream” proveniente dal nord Atlantico (dove era presente una ampia circolazione depressionaria), con un asse esteso dal Marocco fino al Regno Unito e al mar del Nord, ha raggiunto la Norvegia centro-meridionale e l’area del Baltico, portando una notevole scaldata.

Inoltre l’isolamento di un’area di massimi geopotenziali in quota, tra la Scozia, l’alto mar del Nord e il sud della Norvegia, ha agevolato la formazione di una moderata “Subsidenza atmosferica” (moti discendenti della colonna d’aria tipici nei regimi anticiclonici) che ha contribuito a scaldare ulteriormente la massa d’aria, già in origine calda, favorendo i bruschi rialzi termici nell’area norvegese, con i termometri schizzati oltre la soglia dei +30°. Sono diverse le località e le cittadine che fra giovedì 24 e venerdì 25 Maggio hanno superato il rispettivo record di caldo mensile. Molte di queste hanno sfondato il muro dei +30°. Il valore più alto è stato raggiunto a Gvarv, nella Contea di Telemark, dove la locale stazione ha misurato una temperatura massima di ben +31.1°, valore che supera in modo significativo i precedenti record anteriori di +30.6 ° del 24 Maggio 2012 (il giorno precedente) e i +29.0° del 23 Maggio 1987.

Fiordo norvegese

Inoltre, di soli 2 decimi, è stato sfiorato niente meno che il record di caldo nazionale di Maggio di +31.3° registrato il 30 Maggio del 1908 nella località di Flekkefjord. Notevoli pure i +30.8° raggiunti a Dønski/Bærum che bruciano il precedente record di +29.2° del 30 Maggio 1908. Il record di caldo mensile è stato battuto pure a Drammen Berskog dove si sono lambiti i +30.5°. Record superato anche all’aeroporto di Notodden dove si sono largamente superati i +28.8° del giorno precedente. Lo stesso vale anche per Hønefoss Høyby che ha archiviato una max di +30.1°, andando ben oltre il precedente record di caldo rappresentato dai +28.8° fatti niente meno che il giorno precedente. A Sande-Galleberg il termometro si è impennato fino a +30.0°, stabilendo il nuovo record di caldo mensile locale visto il superamento del precedente, +28.6° risalenti al 17 Maggio 1960. Una massima di +29.4° è stata segnata pure da Hynnekleiv, tale valore fissa il nuovo record mensile di caldo per la Contea di Aust-Agder. Superato di 5 decimi il record della Contea stabilito il giorno precedente a Byglandsfjord con +28.9°.

Si nota il profondo vortice depressionario freddo a nord della penisola Scandinava

Questa botta di caldo anomala non ha risparmiato neppure la capitale Oslo. La stazione meteorologica universitaria di Blindern ha difatti registrato una temperatura di +29.8°, arrivando a solo 1 decimo dal record di caldo mensile cittadino tuttora detenuto dall’osservatorio della città, con i +29.9° risalenti addirittura al 27 Maggio 1889 (qualche climatologo norvegese però ne contesta l‘affidabilità). Notevoli anche le temperature minime segnate la notte successiva, con valori mai scesi sotto i +17° +16° in piena notte, segno della presenza della bolla di aria calda sulla Norvegia centro-meridionale. Davvero incredibile la minima di Skien-Geiteryggen che sabato 26 si è attesta sui +18.7°, un valore più che anomalo. Le temperature particolarmente elevate, di ben +12°, in alcune località anche fino a +15°, più alte rispetto alle medie del periodo hanno colto di sorpresa anche gli stessi norvegesi che si sono trovati a fronteggiare d’improvvisa un clima più consono per il mese di Luglio o i primi di Agosto. Ma dopo questa intensa ondata di calore ora la Norvegia si troverà a fare i conti nuovamente con il freddo, le piogge e persino la neve che dovrebbe arrivare fino a bassissima quota sui territori del Finnmark.

Blocco freddo sulla Norvegia e Svezia nel corso della settimana

Tutto a causa di un ricompattamento del lobo scandinavo del vortice polare che sta isolando una profonda circolazione ciclonica, a carattere freddo (polar low), con un nocciolo gelido sotto i -35° alla quota di 500 hpa, proprio nel tratto di mare attorno le isole Svalbard. In queste ore la profonda circolazione depressionaria, con un minimo barico al suolo che dovrebbe scendere fino a 970 hpa (quindi abbastanza profondo), sta prendendo sempre più forma sull’Artico norvegese, dove sono in atto dei venti burrascosi che assumeranno carattere di tempesta, con raffiche ad oltre i 100-120 km/h, fra il settore più settentrionale del mar di Norvegia e il mar di Barents, ove sono già in atto fortissimi venti ciclonici da NO e O-NO. I venti molto forti, generalmente da Ovest o O-NO, a breve sferzeranno tutto il territorio del Finnmark, in particolare le coste settentrionale e l’area di Capo Nord, con vere e proprie bufere e raffiche capaci di lambire picchi di oltre 90-100 km/h, mentre intense mareggiate, con onde alte più di 6 metri, sono attese nell’estrema propaggine nord-occidentale della costa norvegese. Già intorno alle 11:50 PM di ieri a Hammerfest, nel nord del Finnmark, il furioso vento da SO che accompagnava l’arrivo delle bufere ha fatto registrare una raffiche di oltre i 103 km/h.

Probabili nevicate sul Finnmark

Ma raffiche fino a 80-90 km/h si stanno registrando in molte località e fiordi della Norvegia settentrionale che risentono dei forti venti da O-SO e Ovest. Nelle prossime ore il fronte freddo, che rappresenta la parte più avanzata di questa profonda “polar low”, dal mar di Norvegia si porterà verso la costa norvegese centro-settentrionale, attraversando successivamente l’intera penisola Scandinava fino alla Svezia e alla Finlandia, dove il fronte assumerà spiccate caratteristiche “catabatiche” (moti discendenti che inibiranno la formazione di nubi a sviluppo verticale) dopo il superamento forzato delle Alpi Scandinave. Durante il passaggio del fronte freddo i venti ruoteranno da O-SO e Ovest più verso O-NO e NO, favorendo l’afflusso di masse d’aria piuttosto fredde, aspirate direttamente dall’Artico dalla profonda area ciclonica legata al vortice polare. L’aria fredda in discesa dalla Calotta polare sarà costretta a transitare sopra il mar di Norvegia, umidificandosi e scaldandosi negli strati più bassi, divenendo al tempo stesso più instabile per l’inasprimento del “gradiente termico verticale” (in quota la massa d’aria manterrà le sue caratteristiche molto fredde).

I freddi venti nord-occidentali, oltre a far diminuire sensibilmente le temperature, genereranno parecchia instabilità lungo la costa norvegese, addensando compatti annuvolamenti cumuliformi (stau) che daranno luogo a piogge e rovesci a carattere sparso che potranno assumere carattere nevoso fino a bassa quota sulla Norvegia centro-settentrionale, con imbiancate sul versante occidentale delle Alpi Scandinave. Sul Finnmark saranno probabili dei rovesci di neve e gragnola fino a quote di bassa collina, tanto che molte località potranno persino essere imbiancate da un sottile velo bianco. Ma piogge mista a neve non mancheranno d’interessare le coste dell’alto Finnmark, in particolare la zona di Capo Nord. Le precipitazioni si concentreranno sulla Norvegia centrale e settentrionale, anche se qualche rovescio di pioggia raggiungerà anche i fiordi della Norvegia meridionale e la città di Bergen. Sulla Svezia e sull’estremo sud della Norvegia, come su Oslo, prevarrà l’”ombra pluviometrica” indotta dalla presenza delle Alpi Scandinave che bloccheranno gli annuvolamenti portati dai freddi venti di NO sul versante norvegese.

Una volta scavalcato il crinale e deumidificati i venti da nord-ovest e ovest-nord/ovest si verseranno sulla Svezia sotto forma di correnti favoniche per la “compressione adiabatica” prodotta durante la discesa sul versante sottovento della dorsale montuosa. Per questo in Svezia i cieli si presenteranno generalmente poco nuvolosi o parzialmente nuvolosi, solo sulla Lapponia transiterà una nuvolosità più compatta che potrà dare luogo anche a delle precipitazioni con temperature di poco sopra la soglia degli . Nei prossimi giorni la profonda circolazione depressionaria, a carattere freddo, si sposterà lentamente sul mare di Barents, poco a nord dell’estrema punta settentrionale della Scandinavia, continuando a convogliare nuovi impulsi di aria fredda, d’estrazione artica marittima, verso la Scandinavia, causando un ulteriore sensibile calo dei valori termici fra Norvegia e in misura minore pure fra Svezia, Finlandia e Baltico. Per la Norvegia il calo termico si farà molto più consistente se si pensa che fino a qualche giorno fa le temperature massime superavano i +30° in pieno giorno.

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