La sonda giapponese Hinode pronta per osservare l’eclissi anulare dallo Spazio

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Credit: JAXA

La sonda giapponese Hinode attraverserà il percorso dell’eclissi solare di Domenica per ben quattro volte, e non dovrà preoccuparsi delle nubi. Domenica la Luna transiterà davanti al disco solare rispetto alla visione terrestre, bloccando circa il 94% della luce della nostra stella. Dal momento che il nostro satellite si troverà nei pressi dell’apogeo, il punto più lontano della sua orbita dalla Terra, sarà troppo piccola per coprire l’intera faccia del Sole. La Luna coprirà quindi soltanto la parte centrale, determinando quella che viene chiamata “eclissi anulare di Sole”. Tempo permettendo, l’eclissi sarà visibile dall’Asia orientale, nel Pacifico occidentale e dal Nord America. Altre aree vedranno l’evento solo parzialmente, dovendo rinunciare all’anello infuocato visibile nel cielo. Come ribadito più volte, l’eclissi non sarà visibile dall’Italia, ma nonostante tutto ci teniamo a raccomandare eventuali lettori presenti all’evento di non osservare il Sole senza l’ausilio di appositi filtri. La sua luce, anche se parzialmente coperta dalla Luna, può apportare gravissime lesioni oculari, sino ad arrivare alla perdita della vista. Hinode rappresenta il primo grande telescopio ottico spaziale dedicato allo studio del Sole; la sonda vanta anche un telescopio a raggi X per fornire immagini complete dell’atmosfera esterna del Sole, e un ulteriore strumento chiamato Extreme-ultraviolet Imaging Spectrometer, che misura la velocità dei gas che viaggiano nell’atmosfera solare. Lanciato nel 2006 dall’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA), Hinode ha superato tre anni di missione per studiare l’energia magnetica della nostra stella, e continuerà a seguirla nei prossimi anni. E’ una missione congiunta tra la JAXA, l’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone, la NASA e il Particle Physics and Astronomy Research Council. La visione di Hinode dell’eclissi darà agli scienziati una preziosa opportunità per studiare il sole. Le osservazioni di Hinode saranno le sole osservazioni spaziali dell’evento.

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