Gli scienziati della NASA hanno definito la nuova regione attiva 1476 del Sole, “il mostro”, viste le sue enormi dimensioni, pari a ben 12 volte il nostro pianeta. Effettivamente quelle che sull’enorme disco solare possono apparire come una serie di piccole macchie dalla nostra visuale, è in realtà una regione molto ampia pronta ad ‘esplodere’. In questi giorni la regione sta crepitando una serie di brillamenti di classe M che hanno già creato i primi blackout nelle trasmissioni radio, ma l’energia contenuta nel suo interno lascia presagire a qualcosa di molto più grosso nei prossimi giorni. In queste ore la regione solare si sta allineando con il nostro pianeta, il quale potrebbe anche subire flare di classe X, capaci di creare vari disturbi alla nostra tecnologia. AR1476, come viene denomitata la regione attiva, si estende per 160.000 chilometri ed è visibile anche senza l’ausilio di telescopi solari, soprattutto all’alba e al tramonto, quando la luce della nostra stella si affievolisce nei bassi strati dell’atmosfera terrestre. L’ultima eruzione provocata da questa porzione del Sole è stata classificata di classe M5, capace quindi di creare problemi alle comunicazioni radio e spettacolari aurore polari alle alte latitudini. L’Agenzia americana per gli oceani e l’atmosfera (NOAA) segnala già i primi occasionali blackout nelle comunicazioni radio, e prevede che nelle prossime 24 ore ci sarà una probabilità pari al 75% di avere altre eruzioni di media entità, e una probabilità del 20% di avere eruzioni di classe X, le più intense, in grado di scatenare tempeste geomagnetiche capaci di provocare blackout nelle comunicazioni radio in tutto il pianeta. Ma non soltanto: i flare di classe X sono capaci di disturbare i segnali GPS, danneggiare i satelliti in orbita intorno alla Terra e creare particolari problematiche agli astronauti nello spazio. Come detto la Terra sta per essere centrata nel suo mirino, per cui cresce la possibilità di seri disturbi, che nel caso di brillamenti potenti, potrebbero anche causare vasti blackout alle reti elettriche.