La situazione meteo, infatti, vede ancora un’area ciclonica in procinto di allaragar la sua aura decisamente fredda per il periodo, verso lil mar Jonio e la Grecia, interessando marginamente anche l’Italia sud/orientale con, in queste ore, qualche fenomeno sparso a macchia di leopardo. Ma il protagonista assoluto di oggi come di ieri è il forte vento di tramontana e maestrale che sta spazzando il meridione con raffiche superiori ai 100km/h.
Questa fase “invernale”, però, durerà ancora 24 ore dove potranno registrarsi minime piuttosto basse per il periodo nelle valli e pianure del centro/nord e anche in quelle del Sud all’alba di domani, venerdì 18 maggio, lì dove a causa della forte ventilazione e della nuvolosità non si è ancora registrato il picco di freddo che potrebbe addirittura slittare alla notte successiva, quella tra venerdì e sabato.
Siamo a maggio e quello che si aprresta ad interessare la parte meridionale del continente (soprattutto in questa ultima decade mensile che ci separa all’avvio dell’estate meteorologica datata 1° ciugno), avrà sapore ottobrino e porterà con se forti piogge da sud/ovest verso il centro/nord e la Sardegna, aree dove maggiore sarà la convergenza tra le masse d’aria fredde e umide in arrivo in quota dall’Atlantico e quelle, sempre umide ma molto più calde, in risalita dal nord Africa al suolo.
Il getto qui sarà portato da Sud/Ovest e che si incrocerà con le correnti sciroccali da S/SE al suolo e sotto la spinta di nuclei di vorticità positiva potrà manifestarsi un’acuta fase di maltempo con piogge abbondanti da domenica su buona parte delle zone centro/settentrionali e dell’isola.
Il sud godrà viceversa di un passaggio medio/alto di nubi e un netto rialzo termico pre/frontale tra sabato e lunedì, ma da martedì 22 in poi giungeranno nuovi freschi venti occidentali, portando qualche pioggia nel settore tirrenico prima e adriatico poi. Ma di questo parleremo nei prossimi aggiornamenti.
Dopotutto va sottolineato che situazioni simili non sono poi così rare a maggio, in quanto la primavera è anche caratterizzata da tali scenari con picchi superiori ai +30°C in Sicilia, acqua alta a Venezia e pioggia a catinelle al nord/ovest e nelle Regioni centrali Tirreniche.
Le tendenze per fine mese:
In base a ciò che abbiamo scritto fin qui, appare evidente che maggio si chiuderà con una ferita barica notevole nel Mediterraneo dove altre gocce fredde mineranno il tempo anche nella terza ed ultima decade mensile, in cui l’Italia resterà preda di flussi d’aria fresca o fredda per il periodo che da Nord si scaglieranno dalla Penisola Scandinava lungo il fianco orientale dell’anticiclone posizionato nel Regno Unito e che potrebbero interessare a più riprese il nostro Paese.
Certamente il tempo non sarà sempre brutto e ci saranno fisiologiche pause, ma in generale il quadro barico sarà questo, con una possibile fase instabile o pertubata che andrà a collocarsi su una direttrice franco/iberica e che poi traslerebbe anche fin verso l’Italia a fasi alterne con brevi richiami caldi soprattutto al Sud e in Sicilia, che rimarranno ai margini del maltempo che invece si scaglierà soprattutto al centro/nord.
Ci aggiorneremo nei prossimi giorni su quello che sembra un mese estremo soprattutto per il quadro termico dove ancora fin verso la fine del mese ci attendono altri sali e scendi della colonnina di mercurio su tutte le nostre Regioni per un mese dinamico e che resterà nella storia meteorologica nazionale.