La società americana SpaceX ha annunciato di aver fissato per il 19 maggio la data per il primo tentativo di lancio della sua navicella Dragon a destinazione Iss, la Stazione spaziale internazionale. “SpaceX e Nasa hanno terminato i controlli sulla strumentazione elettronica di Dragon e SpaceX ha presentato la domanda alla base aerea di Cap Canaveral per procedere al lancio il 19 maggio con la possibilità di un secondo tentativo il 22 maggio”, ha indicato la portavoce di SpaceX, Kirstin Brost Grantham. “Finora non è stato segnalato alcun problema durante le verifiche, ma data la complessità di una simile missione, vogliamo dare prova della massima diligenza”. Dal 7 febbraio scorso il lancio di Dragon è stato rinviato già tre volte. Inoltre la Nasa non voleva procedere all’operazione prima del lancio di una Soyouz russa il 14 maggio sempre a destinazione Iss con ammaraggio il 16 maggio.
La navicella Dragon – sei tonnellate, 5,2 metri di altezza su 3,6 di diametro – sarà la prima capsula privata ad ammarare sull’Iss, grazie a un braccio robotico della stazione che aggancerà il Dragon, come avvenuto in passato per i vascelli cargo europei e giapponesi. Elon Musk, il fondatore di SpaceX che ha fatto fortuna in internet con l’azienda PayPal, si è detto consapevole dei rischi, ma anche ottimista sulle probabilità di successo del viaggio. La Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX) è un’azienda pilota nel campo dei trasporti spaziali che sta sviluppando lanciatori spaziali a razzo parzialmente riutilizzabili (Falcon 1 e Falcon 9) e una capsula per il trasporto orbitale di persone e merci, il Dragon. La stazione Iss dovrebbe restare in funzione almeno fino al 2020 ma più probabilmente la sua vita sarà estesa al 2028. Con la fine del suo programma trentennale di navette spaziali, la Nasa ha scommesso sul settore privato per effettuare almeno i viaggi di approvvigionamento e di trasporto degli astronauti verso l’Iss.