In queste ore è in atto un doppio spettacolo nel cielo: la superluna, brillante come non mai in questo 2012, e l’attraversamento del nostro pianeta attraverso uno sciame di detriti della famosa cometa di Halley. Ma andiamo con ordine. Il termine tecnico per descrivere l’evento del nostro satellite naturale è un perigeo lunare, nonostante il termine mediatico di ‘superluna’ sia stato adottato anche dall’autorevole NASA. Il nostro unico satellite naturale sarà domattina a circa 356 mila chilometri dalla Terra, circa il 12,2% più vicino rispetto all’apogeo, ossia il punto più lontano. Il massimo avvicinamento avverrà alle 5:35 ora italiana, quando la Luna apparirà sino al 14% più luminosa e circa il 30% più grande del solito. L’effetto si renderà più evidente al suo tramonto, quando gli oggetti terrestri visibili prospetticamente accanto al nostro satellite, creeranno una sorta di illusione ottica al nostro cervello, che valuterà la Luna più grande di quanto non lo sia realmente. La luna in realtà non è più grande di quanto non lo sia quando è alta nel cielo, e per rendersene conto è possibile misurare le sue dimensioni apparenti attraverso un righello o il pollice e l’indice della nostra mano. Questi eventi, seppur non frequentissimi, non sono nemmeno troppo rari. L’ultima volta che un evento simile ha affascinato gli osservatori del cielo, è accaduto lo scorso Marzo 2011. Quell’evento fu anche più evidente di quello di questa notte. Una Luna più vicina non è sinonimo di eventi tellurici o di sconvolgimenti vari. La gravità lunare permette una variazione di pochi centimetri delle comuni maree, che in alcune aree del mondo, a causa dell’orografia delle coste, può arrivare a variare di circa 15 cm.
Ma l’evento lunare non è l’unico osservabile nei nostri cieli. L’annuale pioggia delle meteore Eta Acquaridi è al suo picco massimo proprio in queste ore, permettendo a circa 60 meteore orarie di solcare il nostro cielo in condizioni ottimali. Delle meteore abbiamo ampiamente parlato in passato: chiamate comunemente ‘stelle cadenti’, non hanno nulla in comune con le stelle. Si tratta di grani di polvere attratti dall’attrazione gravitazionale terrestre che solcano la nostra atmosfera bruciando per attrito. Questo sciame è creato dai resti lasciati dalla famosa cometa di Halley, orbitante intorno al Sole ogni 76 anni. La luminosità della Luna purtroppo ostacolerà e non poco la visione di questo evento, anche se le scie più luminose potranno essere comunque osservate. Il consiglio è quello di recarsi lontano da fonti luminose o da aree soggette all’inquinamento luminoso, magari in quota, dove si aggiunge la nitidezza dell’aria più rarefatta. Una sedia a sdraio permetterà una buona comodità nelle osservazioni ed un abbigliamento consono eviterà di prenderci un bel raffreddore. Da tener presente che i nostri occhi si adattano completamente alla visione notturna dopo circa 30 minuti, e una buona luce rossa schermata eviterà di perderla all’istante. Per osservare le meteore non è necessario osservare il radiante, ossia quel punto da dove le meteore sembrano provenire, anzi, il consiglio è quello di scandagliare l’intera volta celeste. Questi eventi ci ricordano che l’universo è pronto in ogni momento a concederci delle emozioni e a ricordarci tutta la sua bellezza e la sua dinamicità.