Non solo le forti scosse di fine gennaio, qualche mese fa, ma anche quelle di 1996, 2000 e 2008 colpirono territorio emiliano, in particolare reggiano e parmense, provocando con danni e paura nella popolazione. Il 15 ottobre 1996, quattro minuti prima di mezzogiorno, una scossa di magnitudo 5,4 Richter con epicentro a Novellara (Reggio Emilia) provoco’ la morte di due anziani per infarto, gravi danni a edifici, chiese e infrastrutture pubbliche, e costrinse alcune centinaia di reggiani, e una novantina di modenesi, ad abbandonare abitazioni pericolanti. Ci furono danni per centinaia di miliardi di lire, e fu chiesto al governo lo stato di emergenza per le due province; 33 i comuni che subirono danni pesanti, e la situazione fu aggravata dalle forti piogge dei giorni seguenti. Nel 2000 la scossa, di magnitudo 4,8 Richter, arrivo’ alle 9.42 di domenica 18 giugno, svegliando migliaia di persone in tutto il Reggiano ma facendosi sentire anche a grande distanza, fino a Genova e Milano, e in tutta la pianura padana. Dopo alcune ore di verifiche, il bilancio fu di danni seri, non devastanti, ma tanta paura. Poi, nel pomeriggio-sera del 23 dicembre 2008, ancora due scosse: la prima alle 16.25, di magnitudo 5.2 Richter, poi attorno alle 23 una seconda di 4.7 gradi, con epicentro – come nel primo caso – tra le province di Parma e Reggio Emilia. Anche in quella circostanza apprensione e paura nella popolazione, ma nessun ferito e danni abbastanza circoscritti. Alcune decine di persone furono costrette ad abbandonare le abitazioni.
Comunque si trattò di scosse ben più deboli rispetto a quella di stanotte.