Nessuna speranza di ritrovare in vita l’operaio disperso nel crollo del tetto della fonderia Tecopress di Sant’Agostino (Ferrara) causato dal terremoto: come abbiamo già anticipato, il cadavere è stato individuato e adesso bisogna recuperarlo.
Intanto i carabinieri hanno confermato la notizia di un’altra donna anziana rimasta sepolta sotto il crollo della sua abitazione a Sant’Agostino, in provincia di Ferrara. Sale così a 7 il numero delle vittime accertati provocate dal terremoto, tutte in Emilia-Romagna. Una scossa di magnitudo 6, forte quasi quanto quella che il 6 aprile 2009 ha distrutto l’Aquila, con epicentro 36 chilometri a nord di Bologna, tra le province di Modena e Ferrara, dove si registrano anche una cinquantina di feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni, e ingenti danni a chiese ed edifici storici. Quattro vittime sono operai, uccisi dal crollo dei capannoni in cui stavano lavorando in provincia di Ferrara: due alla Sant’Agostino Ceramiche, un’altro alla fonderia Tecopress di Dosso e un’altro ancora in una azienda di polistirolo a Ponte Rodoni di Bondeno. Le altre due vittime, oltre l’anziana schiacciata dalle macerie della sua abitazione di cui abbiamo già parlato, sono una ultracentenaria di Sant’Agostino e una tedesca di 37 anni che si trovava a Bologna per lavoro. Ad uccidere entrambe lo spavento per il forte terremoto, che è stato avvertito in tutto il nord Italia e anche in parte del centro.
Anche 2 unita’ cinofile stanno supportando le squadre di soccorso dei carabinieri dell’Emilia Romagna che sono sul posto nelle province di Modena e Ferrara colpite dal terremoto. Sopralluoghi sono in atto anche in provincia di Bologna. Inoltre, sono stati inviati contingenti di militari dei battaglioni mobili, per garantire una copertura delle aree colpite per tutti i necessari servizi di vigilanza e supporto alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza: 30 a Ferrara e 20 a Modena.
Nel Modenese sono gia’ stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini le cui case potrebbero non essere agibili a Camposanto e Medolla. Entro sera saranno operativi centri anche a Finale, San Felice e Mirandola. Numerosi gli edifici pubblici e privati lesionati. E’ stato chiuso l’accesso al centro storico di Finale. Alla Provincia non risultano feriti gravi, e sono una cinquantina le persone lievemente contuse. Gia’ evacuati l’ospedale e la casa protetta di Finale Emilia. In via precauzionale disposta anche quella dell’ospedale di Mirandola. La Protezione Civile sta facendo verifiche su ponti ed edifici pubblici. Gia’ decisa anche la chiusura delle scuola domani a Finale, S.Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola; per quanto riguarda gli altri Comuni si attende la conclusione delle verifiche statiche. Interrotta poi la strada provinciale che attraversa San Possidonio; ed e’ stata disposta l’interruzione della linea ferroviaria Bologna-Verona per l’inclinamento della torre piezometrica di San Felice, in corso di svuotamento.
Sono in corso di svolgimento in tutto il territorio modenese gli accertamenti sulla staticita’ degli edifici dopo la forte scossa di terremoto che nella notte ha colpito l’Emilia Romagna. La Protezione Civile, che coordina gli interventi, sta effettuando in queste ore le verifiche su ponti ed edifici pubblici. Per quanto riguarda le scuole, e’ gia’ stata disposta la chiusura nella giornata di lunedi’ per quanto riguarda i Comuni di Finale, San Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola; per gli altri Comuni si attende la conclusione delle verifiche statiche. E’ quanto rende noto la Provincia di Modena. Per quanto riguarda la viabilita’ e’ stato interrotto un tratto della strada provinciale che attraversa San Possidonio, con una deviazione, ed e’ stata disposta l’interruzione della linea ferroviaria Bologna-Verona a causa dell’inclinamento della torre piezometrica di San Felice, in corso di svuotamento.In tarda mattinata e’ atteso l’arrivo del capo della Protezione Civile nazionale, Franco Gabrielli, per un sopralluogo a Finale Emilia e nei Comuni maggiormente colpiti in particolare nell’area nord della provincia. Sono gia’ stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini le cui case potrebbero non essere agibili a Camposanto e Medolla ed entro sera saranno operativi centri anche a Finale, San Felice e Mirandola. Numerosi gli edifici pubblici e privati lesionati, chiuso l’accesso al centro storico di Finale. Al momento non risultano feriti gravi, una cinquantina circa le persone lievemente contuse. Sono gia’ stati evacuati l’ospedale e la casa protetta di Finale Emilia, e per via precauzionale e’ stato disposta anche l’evacuazione dell’ospedale di Mirandola.
Ingenti danni al patrimonio artistico e culturale dell’Emilia sono stati accertati dai Carabinieri, a seguito della scossa che ha fatto tremare le province di Modena, Bologna e Ferrara. In particolare sono colpiti chiese e castelli. I Carabinieri dell’Emilia Romagna hanno inviato i militari dello speciale Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale nelle zone devastate dalle scosse, per eseguire un monitoraggio di dettaglio delle strutture che hanno riportato lesioni. Questi uomini affiancheranno costantemente i Carabinieri dell’Arma locale anche nelle riunioni che sono in corso di svolgimento presso le Prefetture di Modena e Ferrara, maggiormente colpite.