”Per fortuna il patrimonio abitativo di quel territorio ha risposto in maniera adeguata nel suo complesso al terremoto. Sono convinto che all’esito di questo sciame sismico, quando la gente avra’ riacquistato confidenza e la paura sara’ attenuata, il calcolo dei danni al patrimonio abitativo sara’ di gran lunga inferiore alle persone che oggi sono fuori dalle loro abitazioni”. Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli, intervenuto a Radio Anch’io su Radio Uno. ”Se le cose vengono costruite a regola d’arte -ha aggiunto- a questi livelli non c’e’ terremoto che tenga”. Le contribuzioni disposte nei confronti delle persone rimaste senza casa ”sono solo i primi, importanti segnali di attenzione. Ma non e’ che avranno 600 euro al mese e poi ce ne laveremo le mani. Sono misure -ha precisato Gabrielli– commisurate a queste prime giornate di gestione emergenziale”. C’e’ poi ”un capitolo successivo al quale si sta lavorando per definire tutta una serie di altri interventi che dovranno essere puntualizzati con norme primarie, perche’ per ogni provvedimento dovra’ essere cercata una copertura finanziaria”. Gabrielli ha voluto ”rassicurare i cittadini del territorio sul fatto che si sta lavorando per il ‘dopo’, perche’ non e’ con i 600 euro che il cittadino puo’ sentirsi in queste ore rassicurato”.
Terremoto Emilia Romagna: le parole del ministro Gnudi e di Gabrielli
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