Due forti scosse di terremoto, che non avevano provocato vittime ma danni e molta paura, avevano gia’ colpito l’Emilia a fine gennaio, mercoledi’ 25 e venerdi’ 27. Nel primo caso il ‘cuore’ del sisma, di magnitudo 4.9, era stato localizzato tra Brescello, Poviglio e Castelnovo Sotto, nel Reggiano; due giorni dopo, alle 15.53, un sisma di magnitudo 5.4 aveva avuto per epicentro l’Alto Appennino parmense, tra Corniglio, Berceto e Monchio delle Corti. Due scosse forti, dunque, ma anche profonde, molto piu’ di quella principale della scorsa notte: 33 chilometri la prima, ben 60,8 chilometri la seconda. Tra gli edifici piu’ danneggiati da quelle due scosse ravvicinate ci fu la Reggia di Colorno; nella prima scossa rimase danneggiata anche la chiesa di Brescello, il paese di Peppone e don Camillo nella Bassa reggiana, dove alcuni calcinacci caddero in chiesa.