Si può pensare che la scala Richter sia la scala “scientifica” di misura dei terremoti e la Mercalli una scala superata, in quanto la prima esprime l’energia sviluppata da un terremoto e la seconda esprime gli effetti sulle cose. Così un terremoto della stessa forza causa danni immensi in alcune aree e quasi nessuno in zone dove le costruzioni sono a regola d’arte. Ma le cose non sono così semplici: occorre considerare la profondità e le caratteristiche del terreno, cioé come le onde sismiche si propagano viaggiando dall’ipocentro, interagendo fra loro ed esaltando o attutendo gli effetti del terremoto.
Un terremoto come quello di stanotte è esattamente la dimostrazione di quanto la scala Mercalli sia importante: la profondità davvero esigua, 6 Km circa della scossa principale, ha fatto sì che oltre al dato energetico ci fosse una percezione del sisma molto più ampia nelle zone entro almeno 100 Km da esso. E’ noto infatti che più il terremoto è superficiale più è avvertito nelle aree limitrofe e meno in aree lontane. La forza è stata comunque tale da estendersi a tutto il Nord Italia.
Si può inoltre fare la prima deduzione che le aree che hanno risentito molto del sisma siano localizzate lungo tutta la fascia ai piedi dell’Appennino e ai piedi delle Alpi specie dal bresciano a Est, con un certo risentimento anche sulla fascia costiera e fin sul Friuli. Baso queste considerazioni sui dati di provenienza dei contatti del sito http://www.prontometeo.it, che potete verificare anche voi in tempo reale, che mi hanno reso un dato importante dato di aree da cui solitamente non ho contatti distribuiti uniformemente, notando che la fascia di pianura, ancora più abitata, ha fornito molti meno o nessun accesso. Sottolineo che tale andamento era già chiaro almeno per quanto riguarda le zone pedemontane alle ore 6 del mattino, quando quasi nessun sito aveva ancora fornito, tranne rare eccezioni, dati sul terremoto, e le persone probabilmente cercavano le informazioni in quei pochi siti dove c’erano, tra cui meteoweb.
Una stima scientifica dei risentimenti del sisma è possibile fornendo dati all’INGV tramite ll’indirizzo http://www.haisentitoilterremoto.it/compile.html e compliando il questionario apposito.