Alcuni scienziati del progetto Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA, non si accontenteranno di osservare il fenomeno attraverso il telescopio spaziale, ma si recheranno in Alaska per osservare il fenomeno nella sua interezza, che in quell’area durerà ben 7 ore. “Per gli Stati Uniti soltanto le Hawaii e l’Alaska vedranno il transito completo”, ha detto lo scienziato del progetto Dean Pesnell, del Flight Center a Greenbelt, nel Maryland. La settimana dopo il transito, si svolgerà un’importante riunione di fisica solare ad Anchorage, quindi il viaggio rappresenta un’opportunità per assistere ad entrambi gli eventi. I ricercatori porteranno con se numerosi pannelli per divulgare ai presenti il transito attraverso la tecnica del cartoncino, sicura ed efficace, sui quali verrà proiettata l’ombra del disco di Venere. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, il transito di Venere sul disco del Sole è un evento storico che avremo l’opportunità di osservare, dal momento che questo fenomeno si ripresenterà soltanto nel 2117. I transiti del nostro vicino del Sistema Solare hanno da sempre svolto un ruolo importante nella storia dell’astronomia. Scienziati ed esploratori del XVIII secolo misero su grandi spedizioni per poter osservare i passaggi avvenuti nel 1761 e nel 1769. L’idea del tempo era quella di osservare l’evento da molti punti del mondo per utilizzare il principio della parallasse per calcolare la distanza tra la Terra ed il Sole; con queste informazioni il Sistema Solare avrebbe avuto una scala ben definita nelle distanze. L’obiettivo venne però raggiunto soltanto nel secolo successivo, quando gli astronomi avevano a disposizione le macchine fotografiche per studiare al meglio la posizione del pianeta. Naturalmente le sonde spaziali osserveranno l’evento per capirne di più sull’atmosfera venusiana, ma soprattutto per cercare di trovare informazioni utili ai fini della ricerca dei pianeti extrasolari. La NASA prevede di catturare filmati in tempo reale e divulgarli in rete, dando l’opportunità a tutti di osservare le immagini spettacolari del suddetto evento, anche ai più sfortunati che avranno le condizioni meteorologiche sfavorevoli. “Non ci sono nubi nello spazio, per cui abbiamo la garanzia di avere un’ottima visuale”, ha riferito Pesnell.
Transito di Venere sul disco del Sole: scienziati pronti a recarsi in Alaska
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