Vulcano Popocatepetl: il potenziale pericolo dei lahar

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Credit: CENAPRED

Il secondo vulcano più alto del Nord America ha cominciato a brontolare dal mese di Aprile, decretando lo stato di allerta per le autorità messicane. Si tratta del vulcano Popocatepetl, le cui eruzioni tuttavia sono poche e lontane nel tempo. Eppure, anche senza eruzioni catastrofiche, questo gigante di 5425 metri ha il potere di devastare intere aree circostanti.  Il geologo Mike Sheridan, professore emerito presso l’Università di Buffalo, ha detto che il Popocatepetl e, di fatto, molti altri vulcani di tutto il mondo, possono produrre colate di fango micidiali, capaci di mietere vittime. Il vulcano si è svegliato nel 1994 dopo una quiescenza durata cinque decenni, eppure, quasi 20 anni dopo, ha raramente mostrato un’attività vigorosa dallo scorso 12 Aprile. Alcuni eventi tellurici hanno scosso la montagna, molti pennacchi di gas e cenere sono stati espulsi dal cratere, ed esplosioni multiple hanno sparato rocce incandescenti a molti km nel cielo, ma non si sono ancora avute esplosioni di grandi dimensioni. Esplosioni che in media avvengono ogni 2000 o 3000 anni. Ma la vera minaccia è rappresentata dalle colate di fango, chiamate anche lahar (parola indonesiana), che si verificano quando l’acqua proveniente dallo scioglimento dei ghiacci a causa di un’eruzione o a causa di grandi piogge, si mescola con la cenere vulcanica nei pressi della sommità del vulcano.

Lahar presso il Nevado del Ruiz

Una colata di fango è più simile al cemento che scorre e distrugge quasi tutto ciò che incontra lungo il suo cammino. Il flusso che scende lungo i pendii della montagna, trasporta anche grossi massi e quant’altro si trova lungo il percorso. Sheridan e i suoi colleghi hanno delineato possibili scenari per le colate di detriti provenienti dall’innevato Popocatepetl, dimostrando che i flussi potrebbero interessare i centri abitati circostanti. L’attività in corso del Popocatepetl ha innescato un flusso di alcuni piccoli detriti che fortunatamente non sono stati in grado di produrre danni come è già accaduto in passato. In una grande eruzione avvenuta circa 11.000 anni fa, il Popocatepetl produsse colate di fango che sommerse le valli circostanti, distruggendo città e villaggi. Si tratta di un grande rischio per le popolazioni che vivono alle falde del vulcano, ma che potrebbe essere prevenuto con un sistema di allerta adeguato. Anche se questi flussi abbattono gran parte delle cose sul loro cammino, si limitano alle valli e si muovono a poche decine di Km/h, per cui è necessario lavorare affinchè la cittadinanza possa essere allertata nel più breve tempo possibile.

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