Temperatura media del globo, concentrazione di Co2 nell’atmosfera ed eventi climatici estremi in aumento. Queste i dati accertati, secondo l’Ipcc (Intergovernamental panel on climate change) sebbene il dibattito sul cambiamento climatico sia ancora aperto. La questione climatica continua a tenere banco e, Rio de Janeiro a parte, coinvolge soggetti e aree geografiche diversi. Uno dei prossimi teatri delle riflessioni sui cambiamenti climatici e le loro relazioni con i settori dell’economia sara’ Bernalda, in provincia di Matera, dove dal 2 al 4 luglio si svolgera’ il workshop su clima e ambiente ”Ice 2012” (http://www.ice2012.net), annunciata da Vito Telasca, docente di Idrologia presso il Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell’ambiente dell’Universita’ della Basilicata, in occasione del corso ”Comunicare/Divulgare l’Ambiente. Il rischio idrogeologico: previsione, prevenzione, soccorso”. Organizzato da Regione Basilicata e Universita’ degli studi della Basilicata, ”il workshop fara’ il punto su diversi settori, in un’area fortemente a rischio, la Val D’Agri, per cui parleremo anche di come l’attivita’ estrattiva e produttiva si inserisce in un contesto ambientale sfruttato, tenendo presente che l’evoluzione del clima potrebbe causare variazioni nella situazione attuale”, spiega Telasca all’Adnkronos. Secondo i dati dell’Ipcc contenuti nel Quarto rapporto di valutazione – Far 2007, la temperatura media del globo sta salendo. Negli ultimi 100 anni e’ aumentata di poco piu’ di 0,07 gradi per decade, mentre negli ultimi 50 anni e’ aumentata di 0,13 mentre nella classifica degli anni piu’ caldi dal 1850 ad oggi, 11 si sono registrati negli ultimi 12 anni. ”Un aumento della concentrazione di Co2 a livello globale, pari o superiore a quello attuale, con alta probabilita’ causera’ un ulteriore riscaldamento e l’aumento degli eventi estremi a fronte della diminuzione delle precipitazioni medie. Sono questi i dati di cui non si puo’ non tener conto quando si parla di sistemi produttivi, tema che sara’ affrontato nel workshop lucano che si candida a diventare un appuntamento annuale. Riflettori puntati sulle conseguenze dei cambiamenti climatici nei vari settori, dalla patologia vegetale all’energia fino, appunto, ai processi economici e produttivi, con particolare attenzione sull’area mediterranea. Di questi temi, discuteranno studiosi internazionali chiamati a confrontarsi anche nella tavola rotonda del 3 luglio dedicata all’effetto dei cambiamenti climatici.