Mentre il sud dell’Europa e l’area mediterranea cominciano ad assaporare i primi caldi di una stagione estiva che ancora tentenna a decollare, malgrado la prima intensa ondata di calore che nei giorni scorsi ha colpito il sud della Spagna e il Portogallo, sull’Europa settentrionale, in particolare sul nord della penisola Scandinava, fra Norvegia e Svezia, prosegue il periodo insolitamente freddo che ha caratterizzato gli ultimi giorni di Maggio. Il rallentamento e la conseguente ondulazione del ramo principale della “Jet Stream”, in uscita dal continente nord-americano, il temporaneo indebolimento del flusso zonale atlantico e il contemporaneo rinvigorimento del lobo scandinavo del vortice polare, con la formazione di una profonda “polar low” tra le isole Svalbard e il mare di Barents, hanno contribuito a convogliare verso la penisola Scandinava un intenso blocco di aria fredda, d’estrazione artica, che si è catapultata in direzione della Norvegia e in seguito pure sulla Svezia, con sostenuti venti nord-occidentali.
L’aria artica, molto fredda visto l‘origine polare, passando sopra il mar di Norvegia settentrionale si è scaldata nei bassi strati (mentre nell’alta troposfera continuava a mantenere tutte le sue origini gelide) stabilizzandosi notevolmente e favorendo la formazione di estesi annuvolamenti cumuliformi che hanno scaricato dei rovesci di neve o pioggia mista a neve sulle coste del Finnmark e persino nel fiordo della città di Tromso, nel nord della Norvegia. Deboli nevicate, con temperature attorno i +1° +0°, si sono avute pure in Lapponia, vicino il confine con la Svezia settentrionale. Tra venerdì 1 e sabato 2 Giugno, con il graduale scivolamento dell’ampia goccia fredda colma d’aria gelida in quota verso la Svezia centro-meridionale, una serie di nevicate ha colpito anche l’estremo nord del territorio svedese e la Lapponia, lasciando anche dei piccoli accumuli al suolo. La neve ha imbiancato pure le grandi foreste di conifere che caratterizzano tutto il nord della Scandinavia, dipingendo un paesaggio più dai contorni invernali che estivi, proprio nel primo giorno d’estate (almeno dal punto di vista meteorologico inizia il 1 Giugno). I residenti nella Svezia settentrionale sono stati costretti a prendere pale contro la neve piuttosto che creme solari visto il primo giorno dell’estate. Gli accumuli più consistenti si sono registrati nel profondo nord. Addirittura in alcune zone del Västerbotten County gli accumuli hanno superato i 10 cm di neve molto bagnata e pesante che si è dimezzata il giorno successivo.
Pur trattandosi di neve molto bagnata e pesante le precipitazioni, in alcuni casi cadute anche a carattere di rovescio, sono riuscite a depositare degli accumuli davvero inusuali per la prima decade di Giugno, sorprendendo gli stessi abitanti della Svezia settentrionale. Oltre alla neve non sono mancate neppure le gelate, agevolate anche dal suolo innevato di fresco. In diverse località lapponi nelle ore notturne si sono manifestate pure delle gelate, agevolate da un indebolimento dei venti da NO e O-ONO nei bassi strati e da un maggior rasserenamento dei cieli che si sono resi molto limpidi e stellati grazie ai moti convettivi contenenti nell’aria polare e alla sostenuta ventilazione nei bassi strati che nei primi giorni ha pulito l’aria. In alcune piccole località della Lapponia la colonnina di mercurio è scivolata al di sotto dei -4° -5°, localmente si è arrivati fino alla soglia dei -6.0°. Una gelata estiva davvero niente male. Per la Svezia si tratta della temperatura più bassa di sempre per il mese di Giugno negli ultimi 20 anni di monitoraggio.
La profonda circolazione depressionaria a carattere freddo, ben strutturata in quota con un nocciolo freddo sotto i -30° a 500 hpa, che si è venuta a creare nei giorni successivi è scivolata verso la Svezia, il golfo di Botnia e il mar Baltico, influenzando in modo diretto l’andamento meteo/climatico su tutta la regione scandinava e l’area del mar Baltico, dove si è aperto un lungo periodo caratterizzato da importanti anomalie termiche negative per i mesi di Maggio e Giugno. Basti pensare che lo scorso sabato 2 Giugno nella capitale svedese la temperatura minima è scesa fino a +6.0°. Si tratta di una delle temperature più basse mai registrate nel mese di Giugno a Stoccolma, almeno dal Giugno del 1928 ad oggi. Addirittura, come fanno notare i climatologi svedesi, la temperatura registrata a Stoccolma nei giorni scorsi, con appena +6.0°, è stata di circa un grado inferiore rispetto al valore archiviato nel giorno di Natale. Questo incredibile periodo freddo continuerà ad interessare i paesi scandinavi anche nei prossimi giorni, anche se il picco del freddo anomalo per il periodo è ormai passato e le temperature sono destinate inesorabilmente a risalire, portandosi su valori decisamente più consoni per la stagione estiva, ma rimanendo pur sempre al di sotto delle tipiche medie del periodo.