Gli antichi usavano associare divinità agli astri del cielo. Al pianeta Venere, che per la sua luminosità ha da sempre affascinato le antiche popolazioni che l’hanno venerato, erano associate le divinità Ishtar, Astarte, Afrodite, Freya. Un tempo questo fenomeno avrebbe provocato immense paure e previsioni di catastrofi. La babilonese Istar, ad esempio, identificata col pianeta, aveva sia l’aspetto di una dea benefica che di signora di guerra e tempeste. Stesse caratteristiche aveva la nordica Freya, da cui il nome “Friday”, venerdi’, giorno di Venere. Purtroppo anche oggi qualcuno associa questi eventi astronomici a possibili terremoti o cataclismi planetari, ignorando ciò che ormai la scienza è capace di spiegare. All’evento di questa notte sono state associate varie profezie, tra cui anche quella Maya della fine del mondo, che chissà per quale oscuro motivo, sarebbe stata anticipata dal 21 Dicembre 2012 al 6 Giugno. Da sempre continuiamo a ripetere che queste pseudo-profezie poco hanno a che fare con la realtà, e che l’evento di questa notte rappresenterà soltanto un’occasione per ammirare un fenomeno celeste venerato sin dai tempi antichi. Recentemente in questo articolo, abbiamo spiegato i motivi per cui la scienza non può ammettere queste teorie complottiste che pur di infondere panico generalizzato, vanno contro le leggi fisiche che governano l’universo. Astronomi, geologi, sismologi, vulcanologi, sono pienamente d’accordo nell’escludere categoricamente possibili ripercussioni planetarie a seguito di questi eventi. Le forze in gioco in questi contesti sono troppo piccole per generare eventi tellurici in piena regola, e per questo motivo noi consigliamo di vivere il transito, così come molti altri eventi celesti così rari, con ammirazione verso la natura, che in questi momenti vuole semplicemente ricordarci la bellezza del creato. Il transito di Venere sta per cominciare, e noi non possiamo far altro che augurarvi una buona osservazione.