Nubifragi sulle tendopoli dell’Emilia Romagna, Gabrielli: “siamo preoccupati”

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Una violenta pioggia si sta abbattendo dalle prime ore di questa mattina in Emilia, sui comuni gia’ colpiti dal terremoto delle ultime settimane. La protezione civile sta allestendo nelle decine di tendopoli sparse su tutta la provincia, dei nuovi letti per consentire cosi’ agli sfollati che non avevano ancora richiesto l’assistenza delle tendopoli e che dormivano in tende private posizionate in parchi pubblici o giardini, di trovare riparo dalla pioggia.

La pioggia nelle prossime ore diventera’ sempre piu’ battente, e’ una compagnia di cui avremmo fatto volentieri a meno. Le asticelle vengono messe ad un’ altezza sempre maggiore, ma non ci scoraggiamo e andiamo avanti, le difficolta’ ci sono, ma ci sono le forze per superarle”. E’ il commento del capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, dopo la nuova forte scossa di terremoto avvertita ieri sera in Emilia e la pioggia, cominciata a cadere nella prima mattinata. ”Sono molto confortato da quello che vedo – ha aggiunto a SkyTg24 – Sto girando nei campi, incontrando volontari e sindaci, c’e’ ancora grande reattivita’. Dobbiamo andare avanti e non dobbiamo abbatterci in un momento estremamente complicato e difficile”. Sul territorio colpito dal terremoto sono all’opera oltre 4.500 persone del sistema di Protezione civile nazionale, i campi allestiti sono 38, oltre a diverse altre strutture. ”Stiamo fornendo assistenza anche alle persone che hanno deciso di non accedere alle tendopoli”, ha detto ancora Gabrielli, ricordando anche il contributo degli alberghi. ”La macchina e’ al momento nella capacita’ di fornire quello che e’ doveroso fornire. Purtroppo anche il numero delle persone assistite varia a seconda della percezione che la gente ha e dello stato di paura che vive”. ”Adesso – ha concluso – avremmo bisogno solo di due cose, che il tempo fosse un po’ piu’ clemente e che le scosse ci dessero un minimo di tregua. Qui ci sono le condizioni, le forze, la voglia di andare avanti. Credo che questa terra ce la fara’, e ce la fara’ alla grande”.

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