Stanno diminuendo le temperature in tutt’Italia, e pur con picchi fino a +34/+35°C ormai quotidiani in alcune zone del Paese, dalla Sardegna alla Sicilia, dal Lazio alla Romagna, dalla Puglia alla Calabria, i picchi elevati della scorsa settimana con punte di +40°C al centro/sud sono ormai un lontano ricordo. Certo, è estate e fa caldo, ma questo è assolutamente normale, in linea con le medie del periodo: al momento, infatti, non è in atto sul nostro Paese alcun tipo di “ondata di calore“. Anzi, le temperature stanno diminuendo e nei prossimi giorni, per tutta questa settimana, farà più fresco soprattutto nelle zone Adriatiche, dove arriveranno anche dei venti tesi settentrionali che renderanno ancor più piacevole il clima. Giugno, quindi, si conclude con una settimana normalmente estiva, ma attenzione perchè se dal punto di vista termico saremo in linea con le medie del periodo e c’è poco da segnalare, invece per quanto riguarda i fenomeni meteorologici sarà una settimana abbastanza movimentata con tanti temporali pomeridiani, anche forti. Oggi pomeriggio e stasera ne avremo un primo “assagio” al nord/est, domani ci aspettiamo dei temporali convettivi tra Marche, Abruzzo e Lazio ma i giorni con più instabilità saranno mercoledì 27 e giovedì 28. Dapprima, mercoledì, forti temporali pomeridiani si formeranno su gran parte dell’arco Alpino e nell’Appennino centrale, poi, giovedì, avremo instabilità su tutto il nord e su tutti gli Appennini, fin nella Calabria o forse addirittura in Sicilia. I fenomeni saranno intensi con sconfinamenti anche in zone pianeggianti e costiere, e nelle aree più colpite non sono da escludere nubifragi e grandinate.
La situazione cambierà nuovamente a partire dal weekend, tra sabato 30 giugno e domenica 1° luglio: una nuova “fiammata” Africana dovuta alla spinta dell’anticiclone SubTropicale dal Maghreb verso il Mediterraneo centrale determinerà la terza ondata di calore di quest’estate sul nostro Paese, con un inizio luglio di fuoco: tra martedì 2 e giovedì 4 luglio raggiungeremo i picchi più elevati che, tuttavia, non saranno affatto eccezionali, e si assomiglieranno moltissimo a quelli della scorsa settimana. Gli ultimi aggiornamenti, infatti, hanno ridimensionato l’entità di quest’ondata di calore che non sarà solo meno intensa del previsto, ma anche molto meno duratura in quanto già dal 5 luglio avremo un nuovo cambio di marcia con il ritorno di più freschi venti settentrionali. Infatti, come possiamo notare nelle mappe a corredo dell’articolo, nel nord Atlantico rimarrà sempre attiva un’intensa depressione d’Islanda che continuerà a provocare piogge torrenziali e fresco tra le isole Britanniche e la Francia, dove l’estate non è ancora iniziata. Proprio il ramo più meridionale di questa saccatura nord Atlantica tenderà a spingere verso il Mediterraneo piombando nel Mare Nostrum dalla Valle del Rodano e provocando sull’Italia un repentino calo termico associato a fenomeni di instabilità diffusa.
Stiamo vivendo, almeno in questa prima parte della stagione, un’estate tipica del terzo millennio, in cui l’anticiclone delle Azzorre è totalmente latitante dalla scena barica Europea, ed è invece quello SubTropicale a prendere il sopravvento, con livelli barici di pressione ben più contenuti, ondate di calore caratterizzate da una certa entità e con un alto tasso di umidità relativa, quindi provocando una forte sensazione di afa, ma quasi sempre dalla breve durata, e intervallate da periodi più freschi e anche perturbati. L’Anticiclone delle Azzorre, sicuramente più “dolce” e “piacevole” dal punto di vista termico, era invece solito impadronirsi del Mediterraneo per tre mesi abbondanti, da fine maggio a inizio settembre, senza mai mollare la presa nelle estati “old style” del ‘900. Vedremo se anche quest’anno continuerà così per tutta la stagione…