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“Abbiamo avuto un dibattito molto lungo a livello internazionale. Direi che fino a una settimana fa era in dubbio avere nel documento finale un capitolo sulla green economy. Ora lo abbiamo, in maniera solida e abbiamo, dunque, un punto di riferimento per il futuro. Questo e’ il risultato concreto del negoziato”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini in diretta telefonica su Sky Tg24 da Rio de Janeiro dove e’ in corso Rio+20 la conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile. Nel corso del vertice, ha detto Clini, abbiamo “costruito un quadro di riferimento per lo sviluppo sostenibile futuro. Naturalmente – ha aggiunto – in questo quadro emergono molte istanze e quello che non c’e’ e che non poteva esserci e’ l’assunzione di impegni puntuali. Quando l’assemblea Onu ha deciso di organizzare la conferenza, ha dato un mandato preciso. Impegni precisi possono essere individuati nell’ambito della Convenzione quadro dell’Onu sul clima, entro il 2015, oppure nell’ambito dell’organizzazione internazionale per il commercio Wto. E poi ancora nell’ambito delle iniziative dalle Nazioni Unite a partire da settembre dove si elaboreranno indicatori che integrino quelli gia’ usati per la valutazione della crescita economica”. Sulla sfida Cina-Stati Uniti, Clini ha ricordato che sullo scenario mondiale “non ci sono solo loro c’e’ anche l’Europa. La Cina – ha puntualizzato – sta investendo tantissimo per le sue esigenze interne” nei settori dell’energia e dell’acqua. E questo, ha aggiunto Clini, “sta muovendo investimenti industriali per lo sviluppo sostenibile” in rinnovabili e nel trattamento delle acque. “Per esempio in California e in Europa altre iniziative industriali si muovono nella stessa direzione” e hanno come obiettivi “performance molto piu’ avanzate di quelle su cui ci siamo confrontando come paesi”, segno ha concluso Clini “che l’economia si muove molto piu’ velocemente”.
