Terremoti, il sindaco di Catanzaro: “non possiamo fare prevenzione, l’unica cosa è pregare che il sisma non arrivi”

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Dichiarazioni-shock stamattina a Reggio Calabria da parte del Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, in una conferenza stampa con gli altri rappresentanti dei Comuni calabresi che hanno deciso di far fronte comune alla luce delle reciproche difficoltà finanziarie. Abramo, eletto sindaco da poche settimane dopo che la precedente amministrazione aveva fallito ed era stata commissariata, ha detto che “siamo sindaci su alcuni territori che sono bombe sociali. Il comune di Catanzaro ha sforato il patto di stabilità e al bilancio abbiamo tutte le voci a zero. Stiamo tagliando la mensa nelle scuole. Abbiamo un problema in tutti gli enti locali, il deficit è di tutti i comuni d’Italia, anche quelli piccoli. I piccoli comuni non riescono a cambiare neanche un tubo di 20 metri per l’acqua, perchè non hanno fondi! Dobbiamo fare le verifiche antisismiche, ma con quali soldi? A Catanzaro abbiamo 60 scuole, se ce ne sono 40 fuori norma che faccio? Chiudo tutte le scuole? Con quali soldi dovrei adeguarle? Sapete quanto costa l’adeguamento di una sola scuola? Possiamo solo pregare che non arrivi il terremoto. Il Governo crede che gli enti locali vadano tagliati. Dobbiamo fare le nostre proteste tutti uniti, abbiamo già pagato abbastanza. I Governi taglino le auto blu, non gli enti locali”.
Parole preoccupanti, a maggior ragione in un territorio come quello Calabrese, ad altissimo rischio sismico, dove la prevenzione dovrebbe essere una priorità assoluta, ma è chiaro che senza fondi non c’è priorità che tenga, se non si può far nulla non ci può essere neanche un’agenda…

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