Lo Stato “intensifichera’ la presenza” nelle zone colpite dal terremoto. Lo afferma il presidente del Consiglio Mario Monti, in una conferenza stampa a palazzo Chigi, dopo che il governo ieri si e’ riunito “per un esame approfondito della situazione e della sequenza sismica in corso“, presenti anche il presidente della Regione Emilia Vasco Errani, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli e i rappresentanti della commissione nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi, che ha presentato il documento relativo alla sismicita’ dell’area, della sua possibile evoluzione e del rischio associato. “Il governo -ha spiegato Monti– anche sulla base delle indicazioni formulate dalla commissione, sosterra’ e rafforzera’ le iniziative gia’ in atto, assumendo, d’intesa con le Regioni, tutti gli interventi necessari a tutelare le comunita’ locali, oltre a consentire l’avvio della ricostruzione. Cio’ richiedera’ uno sforzo straordinario in termine di risorse, competenze e strumenti“.
Alla conferenza stampa erano presenti anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, e i ministri, dell’Interno, Annamaria Cancellieri, della Difesa, Gianpaolo Di Paola e dello Sviluppo economico, Corrado Passera. “Un governo -ha detto ancora Monti rivolgendosi alle popolazioni colpite dal sisma- non puo’ ne’ scongiurare i terremoti, ne’ prevedere i terremoti e il momento in cui si manifestano. Ma noi come governo vogliamo incoraggiarvi a non vedere le cose in modo ancora piu’ grave e preoccupato di come naturalmente gia’ le vedete. Spero che per voi sia un elemento di rassicurazione sapere che il governo di un grande Paese come l’Italia e’ pienamente impegnato con tutti gli strumenti disponibili ad essere vicino a voi e spero presto ci possa essere un rasserenamento della vita complessiva di questa straordinaria Regione che e’ l’Emilia Romagna, ma anche di lembi di Lombardia e di Veneto e soprattutto delle vostre vite individuali“. “Abbiamo sottolineato al presidente Errani che lo Stato, che fin dal primo momento e’ stato presente, intende intensificare la propria presenza con una serie di iniziative diverse che seguano con grande attenzione tutti i settori che sono rilevanti per un’efficace azione“.
“Occorrera’ potenziare in determinate zone la presenza dello Stato -ha spiegato Catricalà– e gia’ da ieri abbiamo cominciato a ragionare su come fare a intervenire in maniera pronta ed efficace sulle strutture che sono particolarmente deboli dal punto di vista sismico“. Cancellieri ha invece riferito sulla riunione del Comitato nazionale per l’Ordine e la sicurezza pubblica svoltasi ieri, durante la quale “sono stati messi in atto tutti i provvedimenti che potranno garantire la sicurezza delle popolazioni. Sono stati rinforzati i presidi sul territorio con presenze di uomini e mezzi, rafforzate le Prefetture delle zone interessate in modo da poter garantire una risposta certa e precisa perche’ la gente dell’Emilia deve stare tranquilla, deve serenamente vivere la propria vita sapendo che lo Stato e’ accanto a lei e non fara’ mancare nulla di quanto e’ necessario“. “Abbiamo messo a disposizione tutte le risorse che saranno necessarie“, ha assicurato Di Paola. “Questo e’ un terremoto -ha sottolineato Passera– che tocca una delle zone d’Italia piu’ attive, piu’ ricche e dove il problema inedito per dimensione esiste anche sul fronte del tessuto economico. Dobbiamo fare in modo che si possa tornare a lavorare il piu’ velocemente possibile, ovviamente in condizione di sicurezza. Priorita’ alle vite umane ma altrettanta attenzione a questo problema inedito che e’ quello del tornare al lavoro“.
Per quanto riguarda le conclusioni della commissione Grandi rischi , si segnala che “non esistono a tutt’oggi metodi scientifici attendibili di previsione dei terremoti nel breve periodo. Tuttavia la conoscenza del sottosuolo (le ‘faglie’) e gli eventi che si sono succeduti dal 20 maggio in poi permettono di formulare alcuni orientamenti per l’evoluzione futura“. “Nel caso di una ripresa dell’attivita’ sismica nell’area gia’ interessata dalla sequenza in corso, e’ significativa la probabilita’ che si attivi il segmento compreso tra Finale Emilia e Ferrara con eventi paragonabili ai maggiori registrati” e “non si puo’ escludere l’eventualita’ che, pur con minore probabilita’, l’attivita’ sismica si estenda in aree limitrofe a quella gia’ attivata ora“. La commissione ricorda poi che “alla zona colpita dai recenti sismi era stata assegnata una magnitudo massima 6.2 e che i valori registrati dello scuotimento del terreno sono compatibili con i valori della mappa“