“Ero a Udine quando ho saputo di questo disastro e non potevo fare nulla in quel momento, allora ho pregato per voi” ha detto nel suo breve intervento. Ad applaudirlo, anche durante la sua visita alla ‘zona rossa’ della città dei Pico, centinaia di persone e rappresentanti della comunità buddista che hanno sfidato l’afa e il sole. “Sua Santità” ha tenuto per mano un sacerdote cattolico della zona, ha accarezzato una bimba che durante il terremoto ha perso i familiari, ha abbracciato una donna disabile sfollata. Poi ha donato il kata, sciarpa bianca tibetana, al presidente della Regione e Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e al sindaco di Mirandola Maino Benatti. “La sua visita – ha detto Errani – è per noi è un incoraggiamento forte prima di tutto morale e spirituale. Vogliamo prendere il suo insegnamento: non dobbiamo guardare indietro, ma costruire il futuro. Dobbiamo prenderci un attimo di riflessione per ricostruire bene e farlo senza rischi di problemi ulteriori”. Da tutto il mondo, ha aggiunto il sindaco Benatti “ci scrivono, ci telefonano, ci vogliono aiutare e questo crea in noi una speranza importante e determinante per superare le difficoltà che stiamo affrontando. Dal Tibet arriva un messaggio per noi fondamentale: che qui ci sono vicini tutti”.
Terremoto, Dalai Lama a Mirandola: “Adesso guardate al futuro”
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