Terremoto Emilia, protezione civile: verifiche più rapide per le strutture produttive

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Favorire la rapida ripresa delle attivita’ produttive e delle normali situazioni di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate nei territori colpiti dalle scosse di terremoto nello scorso mese di maggio: e’ con questo obbiettivo che il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, d’intesa con le Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, ha firmato un’ordinanza che semplifica l’iter per le procedure di valutazione dell’agibilita’ sismica negli edifici ad uso produttivo. ”Grazie alla semplificazione disposta -spiegano al Dipartimento della Protezione civile- nei comuni interessati il titolare dell’azienda, in quanto responsabile della sicurezza sul luogo di lavoro, diventa il soggetto deputato ad acquisire la certificazione di agibilita’ sismica rilasciata – a seguito delle verifiche di sicurezza effettuate ai sensi della normativa di settore – da un professionista abilitato. Tale certificazione dovra’ essere poi depositata presso il comune, che, a sua volta, le trasmettera’ periodicamente ai centri di coordinamento operativo sul territorio”. Come ambito territoriale di applicazione delle procedure snellite, l’ordinanza individua nelle sei province interessate dallo stato di emergenza (Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo) 52 comuni, ‘‘assunti come aree di forte risentimento in relazione alla sequenza sismica iniziata il 20 maggio e in particolare rispetto alle scosse di magnitudo superiore a 3.5”.

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