Terremoto, Gabrielli: “nessuno può prevedere evoluzione sismica”

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Nessuno è in grado di prevedere l’evoluzione del periodo sismico. L’unica cosa di cui c’è bisogno in questo Paese è che si abbia contezza che viviamo in un territorio con pericolosità sismica“. Lo ha ribadito il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, a chi gli chiedeva un commento sull’ultima scossa di 4.5 di magnitudo avvertita nei pressi di Ravenna e sulla riduzione dello sciame in Emilia registrata ieri. A margine di una conferenza stampa Gabrielli ha ricordato la lettera che l’Ingv ha inviato nei giorni scorsi al capo della Protezione civile e al president del Consiglio nella quale si ribadiva che “i fenomeni sismici registrati su questo territorio sono assolutamente compatibili con la Carta di pericolosità sismica emanata nel 2003. O tutti prendiamo coscienza di vivere in un territorio a rischio e facciamo derivare comportamenti” adeguati alla situazione, “altrimenti saremo sempre al solito film“.  Davanti all’attività sismica ancora in atto, come ha dimostrato la scossa registrata oggi nei pressi di Ravenna, l’unica cosa da fare, secondo Gabrielli, è di “verificare che i piani di Protezione civile siano esistenti e non solo sulla carta“, in sostanza continuare a fare “le stesse cose di prima che dovevamo e dobbiamo fare sempre“. In primis, occorre verificare che “edifici pubblici, privati e industriali siano rispondenti alle norme che quel determinato territorio impone“. Senza prevenzione, “il film – secondo il capo della Protezione civile – è sempre lo stesso: ‘si poteva prevedere’, ‘non è stato previsto’, ‘si sapeva’, ‘perché non è stato detto’…“. “Il Paese è mappato in una certa maniera – ha aggiunto Gabriellil’Ingv mi dice che anche in questa vicenda la mappatura è adeguata; allora cominciamo a lavorare come abbiamo fatto prima affinché i comportamenti e le realizzazioni siano corrispondenti a questi livelli di pericolosità“.

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