Terremoto: il coordinamento del servizio nazionale di protezione civile si trasferisce a Bologna

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Istituita con ordinanza del prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, la Direzione di comando e controllo a Bologna, il coordinamento del servizio nazionale si trasferisce così nella sede dell`Agenzia regionale di protezione civile della Regione Emilia Romagna. Si è svolto ieri sera, 2 giugno, l`ultimo aggiornamento del Comitato operativo riunito in seduta permanente dal 29 maggio nella sede operativa di Roma del Dipartimento della protezione civile, dopo la scossa di magnitudo 5,8 che ha colpito nuovamente la provincia di Modena. E` stata infatti firmata ieri sera dal capo dipartimento la terza ordinanza che istituisce la Direzione di Comando e Controllo – Di.coma.c – nella sede dell`Agenzia regionale di protezione civile della Regione Emilia Romagna. Con l`istituzione della Di.coma.c a Bologna, il coordinamento delle componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile, a supporto delle attività del capo dipartimento, si trasferisce direttamente nella regione più colpita dagli eventi sismici, anche in previsione del passaggio di consegne che avverrà nella fase successiva allo stato di emergenza, sottolinea il Dipartimento.
Le strutture della Regione Emilia Romagna sono da subito integrate nella Di.coma.c, “per assicurare la gestione unitaria dell`emergenza da parte del Dipartimento e della Regione nelle province di Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia”. E – prosegue il Dipartimento – “per ottimizzare il modello organizzativo di gestione dell`emergenza sul territorio”, la Di.coma.c garantisce anche il supporto alle attività dei centri di coordinamento istituiti a livello provinciale che, a loro volta, supportano i centri operativi istituiti dai sindaci nei propri territori. Per gestione dell`emergenza, si intendono le attività volte al soccorso, all`assistenza alla popolazione e alla realizzazione degli interventi provvisionali strettamente connessi alle prime necessità, che sono individuate più nel dettaglio nell`ordinanza n.3 del capo dipartimento. Sempre ieri sera, Gabrielli ha firmato anche il decreto che disciplina la composizione e il funzionamento della Di.coma.c. La struttura è stata articolata in 12 funzioni di supporto, ciascuna coordinata da un referente e un vicario, che appartengono al Dipartimento della Protezione Civile o rappresentano la struttura regionale. Le funzioni attivate sono: tecnica di valutazione, rilievo di agibilità, sanità, volontariato, logistica, assistenza alla popolazione, informazione e comunicazione, supporto informatico, supporto telecomunicazioni, gestione del personale e automezzi Dpc, autorizzazioni di spesa e supporto amministrativo, a cui si aggiunge la segreteria di coordinamento. Il coordinamento della Di.Coma.c è affidato al Direttore dell`ufficio gestione delle emergenze del Dipartimento della protezione civile. Il base al modello organizzativo individuato, quindi, la gestione dell’emergenza nelle province di Mantova e Rovigo avviene rispettivamente per il tramite del direttore generale di protezione civile, polizia locale e sicurezza della regione Lombardia e per il tramite del dirigente regionale dell`Unità di progetto protezione civile della regione Veneto, che sono responsabili dell’attuazione degli interventi di assistenza alla popolazione per i territori di propria competenza. E possono operare tramite i sindaci dei comuni interessati e le strutture di coordinamento istituite a livello territoriale. Per assicurare la direzione unitaria degli interventi su tutti i territori colpiti dagli eventi sismici per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, è istituito nell`ambito della Di.coma.C, anche un Comitato di cui fanno parte, oltre al direttore dell`agenzia regionale di protezione civile della regione Emilia-Romagna, anche il Direttore generale di protezione civile, polizia locale e sicurezza della regione Lombardia, e il Dirigente regionale dell`unità di progetto protezione civile della Regione Veneto.

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