Benedetto XVI ha lodato il coraggio delle popolazioni dell’Emilia provate dal sisma esaltando nel discorso pronunciato a Rovereto di Novi davanti a migliaia di fedeli “la forza dei vostri cuori, che – ha detto – non hanno crepe, ma sono profondamente uniti nella fede e nella speranza“. “Gli italiani – ha scandito – vi stimano per la vostra umanita’ e socievolezza, per la laboriosita’ unita alla giovialita‘”. “Come il bambino che sa sempre di poter contare sulla mamma e sul papa’, perche’ si sente amato, voluto, qualunque cosa accada“. “Cosi’ – ha spiegato – siamo noi rispetto a Dio: piccoli, fragili, ma sicuri nelle sue mani, cioe’ affidati al suo Amore che e’ solido come una roccia. La sicurezza di cui parla e’ quella della fede, per cui, si’, ci puo’ essere la paura, l’angoscia, le ha provate anche Gesu’, ma c’e’ soprattutto la certezza che Dio e’ con me“. “Questo Amore – ha concluso – noi lo vediamo in Cristo Crocifisso, che e’ il segno al tempo stesso del dolore e dell’amore. E’ la rivelazione di Dio Amore, solidale con noi fino all’estrema umiliazione“. Hanno portato in dono al papa un naso rosso da clown e un cappellino dell’associazione, i volontari dell’associazione ‘Vola nel cuore’ di Ferrara, che si occupa di divertire i bambini negli ospedali con i clown. I volontari adesso stanno operando anche all’interno dei campi allestiti dalla Protezione civile per gli sfollati del terremoto. “Ho chiesto al Papa di pregare per i bambini di cui ci occupiamo – ha detto Monica Lodi, la volontaria che gli ha portato l’insolito dono – e gli ho chiesto di essere con le sue preghiere di sostegno per noi“.
ERRANI: “LA SUA PREGHIERA CI PORTA CONFORTO” – “In questi giorni difficili, la sua preghiera, la sua solidarieta’ e la sua visita di oggi, ci confortano e ci dicono che possiamo e dobbiamo vincere questa sfida. Non solamente per noi ma anche come ci ha indicato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per dimostrare a tutti che l’Italia ce la puo’ fare“. Cosi’ il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, si e’ rivolto a Papa Benedetto XVI durante il suo discorso, tenuto in occasione della visita del Papa. Secondo Errani, la sfida va vinta “non solamente per rendere doveroso onore alle vittime, al loro sacrificio, al gesto cosi’ umano e cosi’ altamente simbolico di Don Ivan, ma anche per dare un significato e un orizzonte di tanti colori diversi ai nostri figli, dando un senso e una dimensione alle loro paure e liberando uno spazio grande per le loro speranze e le loro vocazioni che illumineranno di creativita’, fede, cultura, il nostro futuro comune“.
GABRIELLI: “E’ UNA VISITA CHE UNISCE” – “C’e’ una percezione molto positiva. Le visite del Santo Padre sono per loro natura momenti di unione e non di divisione e questa e’ la cosa che piu’ ci interessava“. Cosi’ il numero uno della Protezione civile, Franco Gabrielli, racconta il sentimento collettivo della gente mobilitata per la visita di Papa Benedetto XVI nelle zone terremotate. “Il Papa aveva espresso sin da subito – ha detto Gabrielli – il suo desiderio di portare la sua vicinanza a questi territori e a queste popolazioni e di avere la possibilita’ di rendersi conto dell’accaduto. E poi c’e’ l’evento cosi’ evocativo e cosi’ simbolico del crollo della chiesa dove e’ morto don Ivan Martini“.