Nella serata di oggi, 8 giugno, si è riunito a Bologna il Comitato operativo nella sede dell’Agenzia di protezione civile della Regione Emilia-Romagna dove, dal 3 giugno, è istituita la Dicomac – Direzione di Comando e Controllo per la gestione dell’emergenza terremoto in Emilia.
Il Comitato operativo è stato convocato per illustrare e condividere il comunicato di sintesi prodotto dalla Commissione Grandi Rischi – Settore Rischio sismico, consegnato il 7 giugno al Dipartimento della Protezione Civile. Presenti al comitato, oltre ai rappresentanti di Componenti e Strutture operative del Sistema di protezione civile, i prefetti delle province interessate.
Il documento – prodotto in seguito alla riunione della Commissione del 5 giugno – analizza la sismicità dell’area della Pianura Padana, la sua possibile evoluzione e il rischio associato.
Il documento della Commissione Grandi Rischi mette in evidenza che, nelle zone interessate dagli eventi maggiori del 20 e 29 maggio, la sismicità, nella fase attuale, sta lentamente decrescendo.
La Commissione ribadisce che i terremoti non possono essere previsti e chiarisce che le conoscenze attuali della geologia di quest’area fanno ritenere che – nel caso si riacutizzasse l’attività sismica nell’area già interessata dalla sequenza in corso – si concentrerebbe con maggiore probabilità nel settore orientale, nella zona compresa tra Finale Emilia e Ferrara, con eventi di magnitudo paragonabili a quelli del 20 e 29 maggio.
La Commissione, nel documento, conferma inoltre l’adeguatezza dell’attuale classificazione sismica del territorio emiliano. Sottolineando che non sono oggi disponibili strumenti di previsione effettivamente utilizzabili ai fini di protezione civile, ribadisce che l’unica possibilità di svolgere un’azione di prevenzione consiste nell’applicazione di disposizioni normative e conoscenze tecniche già disponibili, oltre che in una costante opera di informazione e formazione dei proprietari, degli utenti delle costruzioni, dei progettisti e dei costruttori.
Durante il Comitato, il Capo Dipartimento Franco Gabrielli ha sottolineato l’importanza di rafforzare la struttura di Protezione Civile sul territorio, di potenziare la revisione dei Piani Comunali e di intensificare l’attività di verifica degli edifici strategici, a partire dai più vulnerabili, con l’impiego di un maggior numero di squadre tecniche sul territorio.
Già nel corso della giornata il Capo Dipartimento e il Presidente della Regione Emilia-Romagna hanno incontrato i presidenti delle province interessate e i sindaci delle città capoluogo, per illustrare il documento della Grandi Rischi e discutere le misure da attuare, a partire da una corretta informazione al cittadino sul rischio sismico e sulle norme di auto protezione.
Nel pomeriggio, si è inoltre tenuto presso la Dicomac un incontro con i direttori delle Regioni Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia per avviare la pianificazione di misure ed interventi.