Per calcolare il momento sismico giornaliero, si somma il contributo di ciascun terremoto a partire dalla sua magnitudo. Si consideri che tra l’energia liberata da un terremoto di magnitudo 5 e uno di magnitudo 4, tra uno di magnitudo 4 e uno di 3, e così via, c’è unfattore circa 32. Per questo motivo nei grafici del momento sismico usiamo una scala logaritmica.
L’andamento della linea nera che rappresenta il momento sismico mostra forti oscillazioni nelle prime due settimane della sequenza (si tenga presente che una differenza da 18 a 16 indica una diminuzione di energia di un fattore 100, poiché i valori reali sono da 1018 a 1016Nm). Successivamente, si osserva una graduale diminuzione media nelle ultime due settimane. Si noti che, quando l’attività è bassa come negli ultimi giorni, basta un terremoto di magnitudo 4 per rialzare significativamente il grafico (come accaduto ad esempio il giorno 12 giugno). La tendenza a decrescere del rilascio di energia è evidente negli ultimi giorni, quando i valori del momento sismico si sono attestati tra 15 e 14: l’energia rilasciata in questi ultimi giorni è tra le 1000 e le 10000 volte inferiore a quella dei giorni di massima attività (20 e 29 maggio).
Se siete curiosi di sapere qualcosa in più sul momento sismico, eccone una breve descrizione.
Il momento sismico Mo (come grandezza scalare) è proporzionale alla dimensione della fagliache si muove durante un terremoto (A=LW) e allo spostamento (D) sulla faglia stessa. Dipende inoltre dalla capacità di resistenza allo scorrimento della roccia, ossia dal suo modulo di taglio(?) che nella crosta terrestre è pari a circa 32 GPa (GigaPascal), o 3.2 1010 N/m2).
- Mo = ?AD
Ad esempio, un terremoto che avviene su una faglia di 10 km x10 km (cioè 108 m), con uno spostamento medio di 1 metro, avrebbe un momento sismico pari a:
Mo = ?AD = (3.2 1010 N/m2) x (108 m2) x (1 m) = 3.2 x 1018 Nm
Questo valore di momento sismico è confrontabile con quello calcolato dalla somma dei momenti sismici di tutti i terremoti avvenuti in uno dei giorni con le scosse più forti, il 20 e il 29 maggio (vedi il grafico sopra).