Terremoto: in pianura Padana più di 41.000 verifiche agli edifici, molti non sono agibili

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Sono 10.258 le strutture già controllate con sopralluoghi di valutazione dell’agibilità post-sismica su edifici pubblici e privati che hanno riportato danni – e su cui quindi occorre fare una valutazione di agibilità mirata con la scheda Aedes (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica, ossia uno strumento omogeneo per il rilievo del danno). Di queste, 3.598 sono state classificate agibili, 1.764 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 552 parzialmente inagibili, 125 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 3.623 inagibili e 596 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l’edificio.

Parallelamente, proseguono le verifiche speditive condotte da tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco su un numero più ampio di edifici nell’area interessata dal sisma, che ha superato quota 41mila. È importante ricordare, quindi, che le percentuali di agibilità riferite complessivamente ai 10mila sopralluoghi di verifica dell’agibilità sono riferite a una quota minoritaria di edifici interessati dal sisma rispetto al patrimonio immobiliare totale dell’area, in quanto non comprendono le migliaia di edifici risultati agibili all’esito di una verifica speditiva o per i quali non è stata avanzata alcuna istanza di verifica.

Tra personale appartenente alle Regioni, agli Enti locali, alle Università dell’Emilia Romagna e agli Atenei che operano nell’ambito della rete di laboratori di ingegneria sismica – ReLUIS, ma anche tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Forze Armate, e con il concorso di professionisti formati con corsi specifici secondo precedenti protocolli d’intesa siglati con i consigli nazionali di geometri, architetti e ingegneri, continua a crescere, intanto, il numero delle squadre di rilevatori del Sistema di Protezione Civile Nazionale impiegate sulle verifiche di agibilità.

Ai circa 300 impegnati giornalmente nei giorni scorsi, si aggiungono a partire da oggi ulteriori squadre garantite da personale dei Vigili del Fuoco, con personale formato ad hoc in questi giorni, nonché dagli ordini professionali, per un totale di 185 squadre operative oggi sul territorio. A questi si aggiungono un centinaio circa di verificatori dei Vigili del Fuoco per le speditive nonché 40 tecnici messi a disposizione delle amministrazioni comunali più colpite dall’Associazione Geometri Volontari, per fornire supporto nella gestione delle istanze di agibilità. Supporto tecnico-amministrativo in circa 18 comuni viene invece assicurato attraverso personale in turnazione dei Comuni, delle Unioni e delle Province messo a disposizione dal sistema degli Enti Locali.

Nelle province interessate il 45% dei plessi ad uso scolastico è agibile, e il 38% agibile con provvedimenti

Il lavoro delle squadre di rilevatori del Sistema di Protezione Civile Nazionale ha consentito nelle scorse settimane in particolare di condurre verifiche dell’agibilità post-sismica su 429 edifici ad uso scolastico nelle quattro province emiliane interessate dal sisma. Di queste, 191 sono risultate agibili, 161 temporaneamente o parzialmente inagibili – esiti B, C e D -, 65 inagibili e 12 inagibili per rischio esterno.

In particolare, dei 199 plessi scolastici verificati nella provincia di Ferrara sono 100 quelli agibili, 62 quelli temporaneamente o parzialmente inagibili, 32 inagibili e 5 inagibili per rischio esterno. Nel modenese, su 149 edifici scolastici verificati, 53 sono agibili, 67 parzialmente o temporaneamente inagibili, 23 inagibili e 6 inagibili per rischio esterno. Nella provincia di Bologna su 54 strutture, 22 sono agibili, 25 temporaneamente o parzialmente inagibili e 7 inagibili, mentre in provincia di Reggio-Emilia su 27 totali sono 16 quelle agibili, 7 quelle temporaneamente o parzialmente inagibili, 3 quelle inagibili cui se ne aggiunge 1 inagibile per rischio esterno.

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