Sradicati alberi da frutto e querce secolari, distrutte completamente le serre orticole, scoperchiati tetti di abitazioni e magazzini: la tromba d’aria che oggi ha spazzato il litorale veneziano ha fatto passare dieci minuti di inferno all’ ‘Orto dei Dogi’, come viene chiamata l’Isola di Sant’Erasmo, nella laguna nord di Venezia. Tuttora dedita primariamente all’agricoltura grazie ad un’ottantina di aziende condotte per lo piu’ da giovani imprenditori, per un totale di 300 ettari circa di superficie dedicata, l’isola – secondo la stima di Coldiretti – ha subito danni per milioni di euro alle colture. Nei campi sono andate perse le prestigiose produzioni di pomodori, zucchine, peperoni, senza parlare degli impianti di vigneto e quanto di meglio offre l’agricoltura in questa stagione rigogliosa. ”Un vero disastro che mette a serio repentaglio la produzione di quest’anno – afferma Coldiretti – non bastavano le difficolta’ ordinarie degli agricoltori del posto, amplificate dal fatto di essere isolani, quindi con disagi legati ai mezzi di trasporto e dalle molteplici complicazioni che si riversano sull’attivita’ lavorativa”. A causa del fortunale e’ saltato, tra l’altro, il servizio di consegna porta a porta della spesa per 400 famiglie veneziane istituito dall’azienda Carlo Finotello, una delle piu’ colpite.
”Il maltempo fa scattare l’allarme grandine per frutta e verdura. A rischio le campagne di tutto il nord Italia, in particolare Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, dove le intemperie hanno cominciato ad abbattersi in maniera violenta, con forti temporali e veri e propri nubifragi, con trombe d’aria che hanno abbattuto alberi e provocato conseguenze anche all’agricoltura. Molti i campi coltivati allagati e diverse le aziende agricole in difficolta”’. E’ quanto sottolinea, in una nota, la Cia – Confederazione italiana agricoltori che ha avviato un primo monitoraggio per un bilancio dei danni. Ma a preoccupare di piu’ sono le possibili grandinate che – come hanno annunciato i meteorologi – possono essere anche di grande intensita’. ”Gli effetti – aggiunge la Cia – sarebbero, in questo particolare momento stagionale, devastanti per molti prodotti di stagione, per alcuni dei quali nei prossimi giorni inizia la raccolta. Si va dalle susine alle albicocche, dalle pesche alle ciliegie. Per non parlare dei vigneti”. ”A rischio grandine ci sono anche le colture orticole in campo aperto che – prosegue la Cia – sono molto abbondanti in questo periodo dell’anno, a cominciare dai pomodori, dalle zucchine, dalle melanzane, dai peperoni e dalle insalate”. ”La pioggia – conclude la Cia – ha reso inaccessibili molte strade che conducono alle imprese agricole e le violente trombe d’aria hanno causato danni a strutture aziendali, come serre e magazzini”.