L’intera area del Festival è stata sconvolta, diverse installazioni sono state rovesciate dal vento e dall’acqua, e il concerto, ovviamente sospeso. Il servizio d’ordine ha fatto poi spostare tutto il pubblico sulla collina più in alto rispetto al palcoscenico, dove avrebbero dovuto esibirsi i My Chemical Romance. Il disastro è avvenuto in un momento di pausa appena dopo l’esibizione del gruppo “Le Mani”. Un’ambulanza è stata trasformata in infermeria da campo, dove sono stati prestati i primi soccorsi.
Tornado Venezia: il precedente del 15 giugno 2007 al Jammin’ Festival
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La bufera si è abbattuta improvvisa su Parco San Giuliano con raffiche di grandine e vento violentissime. Nell’area del concerto c’erano all’incirca 30 mila persone e i ragazzi hanno cercato riparo sotto le torri, fatte di tubi innocenti, coperti con teli, e dove erano montate le luci e degli schermi per ritrasmettere le immagini dal palco. Di queste sei sono crollate del tutto mentre due, quelle più vicine al palco, si sono ripiegate su se stesse. I feriti sono proprio tra coloro che hanno cercato riparo sotto le torri, che sono rimasti schiacciati quando il vento le ha rovesciate. Alcuni tra gli infermieri intervenuti nei soccorsi hanno parlato di fratture alle gambe e traumi cranici. Oltre alle torri della zona dei concerti, sono volate anche alcune delle strutture adibite a bar-catering, ombrelloni e persino il tetto di legno di un bar del casinò di Venezia ha rischiato di essere portato via.
Questi eventi, che ciclicamente si ripetono, non sono quindi assolutamente anomali o particolari, ma rientrano nella normalità del clima italiano…