Come riportato nel precedente editoriale, l’isola di El Hierro sta sperimentando un nuovo forte sciame sismico che potrebbe essere il preludio di una nuova eruzione del vulcano sottomarino. Nella sola giornata di ieri si sono verificate ben 241 scosse sismiche con una magnitudo superiore a 1,3, che rappresenta il nuovo record assoluto. Uno sciame potente ed eccezionale senza alcun confronto dall’inizio della sua attività, che batte il precedente record del 27 Settembre 2011, quando i sismografi registrarono 230 eventi tellurici. La profondità delle scosse si attesta per il momento tra i 18 ed i 20 chilometri, similmente al periodo pre-eruttivo del 2011. Dal momento che l’attività del vulcano sembrava essersi esaurita, l’area è stata smantellata dalle strumentazioni di misura. Al momento la più grande differenza rispetto ai mesi precedenti riguardanti la prima eruzione, è il sistema magmatico sotto il mare di Las Calmas, che sembra essere completamente bloccato.
Il magma ha viaggiato nella giornata di ieri dal golfo di El Bay a El Julan, nella parte meridionale dell’isola. Lo scenario più logico sarebbe stato una riapertura del cratere sottomarino che si trova attualmente 88 metri sotto la superficie del mare, ma per riattivare l’eruzione in questo modo, gli epicentri sarebbero dovuti migrare verso il mare di Las Calmas, e gli ipocentri si sarebbero dovuti attestare ad una profondità compresa tra 8 e 12 km. Le prossime scosse sismiche forniranno un suggerimento su cosa c’è da aspettarsi nelle ore successive. Anche nella giornata odierna continuano le scosse sismiche, culminanti in una scossa di magnitudo 3.1. La profondità focale è sempre compresa tra 18 e 21 chilometri, e gli 89 terremoti registrati sino alle 13 circa, rappresentano una frequenza alta, anche se inferiore alle 24 ore precedenti. L’immagine qui in alto confronta l’attività di ieri e di oggi. La pressione del magma sotto l’isola è ancora molto forte.