La riserva naturale Okapi, una delle aree chiave per la biodiversita’ nella Repubblica democratica del Congo, e’ sotto attacco da parte dei bracconieri. A lanciare l’allarme e’ l’Unesco, che ha rivolto un appello di emergenza a sostegno dello staff del parco e per la ricostruzione del quartier generale appena distrutto. Il quartier generale della riserva, che si trova nel piccolo villaggio di Epulu, e’ stato attaccato a fine giugno da bracconieri armati, guidati dal famigerato cacciatore di elefanti ‘Morgan’. Sette persone sono state uccise, incluse due guardie forestali, la sede e’ stata data alle fiamme e le attrezzature sono andate distrutte. Nel corso del raid sono stati uccisi anche tredici okapi, una rara specie di giraffa della foresta. L’appello di emergenza, lanciato da Unesco e Fauna e Flora international, spera di riuscire a raccogliere rapidamente 120mila dollari, per aiutare le famiglie delle vittime a riparare il quartier generale della riserva. ”Se non cambiamo rapidamente la situazione – afferma Guy Debonnet, capo dell’unita’ progetti speciali dell’Unesco – questa sara’ una reale marcia indietro per la conservazione della riserva di fauna selvatica Okapi, che ospita la piu’ grande popolazione di elefanti che rimane nella Repubblica democratica del Congo. Non possiamo lasciare questi bracconieri uccidere impunemente le guardie forestali e cacciare la fauna selvatica”. La Riserva di Okapi, che e’ anche un sito patrimonio dell’umanita’, occupa circa un quinto della foresta di Ituri, nella Repubblica democratica del Congo. L’area e’ abitata da specie minacciate di primati e uccelli, e circa 5mila di 30mila okapi, sopravvive in natura. ”Se la sede della riserva non verra’ ricostruita – spiega l’Unesco – i bracconieri avranno raggiunto il loro scopo: muoversi liberamente nell’area della riserva a caccia degli elefanti e delle loro zanne d’avorio”.
Ambiente, 20 nuovi siti tra le riserve della biosfera Unesco: c’è anche Okapi
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