I risultati presentati oggi a Ginevra “sono considerati ancora preliminari”. Lo sottolinea una nota diffusa dal Cern spiegando che molti punti devono essere ancora chiariti. In primo luogo, spiegano al Cern, le proprieta’ della nuova particella sono proprio quelle che ci si aspettava di trovare? O e’ ancora piu’ ‘esotica’ del Bosone teorizzato da Higgs? Il Modello Standard descrive le particelle fondamentali con cui noi e tutte le cose presenti in natura sono costituite e le forze che interagiscono fra loro. Tutta la materia che vediamo, tuttavia, non rappresenta che il 4% del totale. Un’eventuale versione piu’ esotica del Bosone di Higgs, si legge nella nota, “potrebbe essere un ponte per comprendere il 96 per cento dell’Universo che a noi rimane ancora oscuro”. I dati resi noti oggi sono basati su esperimenti effettuati tra il 2011 e il 2012, e quelli relativi agli esperimenti effettuati nel 2012 sono ancora in corso di analisi. La pubblicazione dei dati di oggi sara’ uscira’ intorno alla fine di luglio, mentre, spiega ancora la nota “una piu’ completa visione dei dati presentati oggi sara’ effettuata nei prossimi mesi, mano a mano che verranno raccolti ulteriori dati” nel corso degli esperimenti. Il prossimo passo della ricerca sara’ infatti quello di determinare la natura precisa di questa nuova particella e il suo ruolo per la nostra comprensione dell’Universo. “Abbiamo raggiunto una pietra miliare nella comprensione della natura – ha detto il direttore generale del Cern, Rolf Heuer – la scoperta di questa particella, consistente con il Bosone di Higgs apre la strada a studi molto piu’ dettagliati, che richiedono un ampio lavoro statistico attraverso i quali verranno individuati le caratteristiche di questa nuova particella, che ci porteranno a aprire una nuova luce sui misteri dell’Universo”.