”No alle trivellazioni”: si oppongono in maniera decisa i comitati civici dell’area flegrea, a ovest di Napoli, contrari ai carotaggi del ‘Campi Flegrei Deep Drilling Project’. E al loro fianco, oggi in conferenza stampa, si uniscono anche personalita’ del mondo scientifico che confermano: ”Senza un piano di emergenza, quelle trivellazioni non sono sicure, possono provocare esplosioni, scosse di terremoto e fuoriuscite di gas tossici”. Secondo i comitati, che proprio oggi dovrebbero essere ricevuti in Comune dal vicesindaco Tommaso Sodano, dietro la ricerca si nasconderebbe anche un’iniziativa privata che con i milioni di euro dei finanziamenti per le smart cities porterebbe alla costruzione di una centrale geotermica nella zona dell’ex arsenale. ”Un’assurdita’ – dicono – parliamo di un supervulcano, tra i piu’ pericolosi al mondo con un’estensione di oltre 100 chilometri quadrati che va da Posillipo a Quarto, da Monte di Procida a Bacoli e Ischia. In piu’ nella zona manca anche il piano di emergenza”. E a confermare i timori dei cittadini ci sono anche alcuni scienziati napoletani. ”Parliamo di un vulcano 10 volte piu’ pericoloso del Vesuvio – dice la geofisica della Federico II, Tina Nunziata – Sono lavori pericolosi per la cittadinanza, quella e’ una zona che in un anno ha fatto registrare 37 lievi eventi sismici. I fluidi idrotermali nel sottosuolo sono a fortissima pressione, possono sprigionare sostanze tossiche nell’atmosfera e venendo in superficie provocare fenomeni di bradisismo e scosse di terremoto”. ”In passato – dice il vulcanologo dell’Osservatorio vesuviano (INGV), Giuseppe Mastrolorenzo – esperimenti di questo genere, in quelle stesse zone, hanno causato esplosioni anche violente, per fortuna senza conseguenze perche’ lontane dai centri abitati. A Giava le trivellazioni hanno provocato eruzioni di fango che sono continuate per anni. In piu’ – prosegue – manca completamente il piano di emergenza per tutta la zona, lo si attende dal bradisismo degli anni Ottanta, nonostante in tutto questo tempo siano stati spesi milioni di euro per effettuare gli studi”. ”Manca anche la valutazione di impatto ambientale – dice il geologo della Federico II, Franco Ortolani – Anche l’ipotesi di produrre energia geotermica e’ una sciocchezza, anche l’Enel e l’Agip, anni fa, volevano puntare su un progetto del genere, ma alla fine rinunciarono. E’ forte il rischio esplosioni e scosse di terremoto e il getto dei gas della turbina, anche se alto, comunque ricadrebbe sui suoli circostanti. Li’, piuttosto, si potrebbero istallare ‘serpentine’ sotterranee per il riscaldamento delle acque condominiali” ”Abbiamo apprezzato le ultime parole del sindaco Luigi de Magistris di estrema cautela rispetto al secondo pozzo da 3500 metri – dicono il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli e il capogruppo in Comune del Sole che Ride Carmine Attanasio – Continuiamo a chiedere con forza la realizzazione del piano di emergenza dei Campi Flegrei che incredibilmente ad oggi non e’ stato ancora realizzato. Dove sono andati a finire tutti i milioni di euro investiti per il piano? PerchŠ nessuno da risposte in proposito?”
Campi Flegrei: esperti denunciano “rischio sismico” e dicono “no alle trivellazioni”
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