Immerso nel cuore della grande galassia a spirale, il grumo di stelle che circonda il buco nero supermassiccio sembra essere stranamente oblungo. Già nel 1974 gli astronomi avevano segnalato questo strano allungamento, notando che una delle estremità fosse più luminosa dell’altra. Nei primi anni ’90, le osservazioni con il telescopio spaziale Hubble della NASA risolsero il nucleo allungato in due componenti. Gli astronomi però stabilirono ben presto come questo doppio nucleo fosse in realtà un unico disco sbilenco di stelle in orbita attorno al buco nero. Le stelle del nucleo della grande galassia di Andromeda, seguono orbite molto ellittiche attorno al buco nero, che significa che trascorrono la maggior parte del tempo a brillare nelle regioni più esterne. Per cercare di avere maggiori indicazioni, un gruppo di scienziati, coordinati da Jihad Touma, dell’American University of Beirut, Libano e il suo allievo Mher Kazandjian, dell’Università di Leiden, Paesi Bassi, hanno creato delle simulazioni al computer riproducendo un disco solare di particelle in orbita ad un buco nero della stessa massa di M31. Hanno poi simulato un gruppo di stelle più piccolo, orbitante nella direzione opposta del disco, osservando la variazione delle orbite nel tempo. Essi hanno scoperto che in meno di un milione di anni, il disco originale è divenuto sbilenco come quello di M31. Non solo, ma le stelle con moto retrogrado hanno formato un ammasso più grande a forma di ellissoide appiattito attorno al disco, che sembra essere coerente con le osservazioni di un ammasso ellissoidale realmente esistente attorno al nucleo allungato. Molte galassie hanno una struttura simile a questa, e tale configurazione potrebbe verificarsi a casua di una collisione. Lo studio è il tentativo più ambizioso e realistico per fornire indicazioni plausibili in merito al quesito, e visti i risultati raggiunti si può dire che la missione è ampiamente riuscita.
Il nucleo bizzarro della grande galassia di Andromeda
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