Nonostante la benzina al piombo dal 1970 sia stata eliminata lentamente in quasi tutto il mondo, dopo aver appreso che essa era causa di danni neurologici e cardiovascolari, alcuni ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno scoperto alte concentrazioni dell’elemento chimico nell’Oceano Indiano. Oggi, 185 paesi hanno smesso di usarla, ma altri sei, tra cui Afghanistan, Iraq e Corea del Nord, prevedono di eliminarla nei prossimi due anni. Le concentrazioni attuali nell’Oceano Indiano sono superiori a quelle dell’Atlantico Settentrionale e del Nord Pacifico. Il geochimico del MIT, Ed Boyle, ha monitorato le tracce di piombo negli oceani della Terra negli ultimi 30 anni, e recentemente ha analizzato l’acqua e i campioni di corallo dell’Oceano Indiano. Il ricercatore, con il suo team, ha ricostruito la storia del piombo negli ultimi 50 anni, trovando che i livelli sono aumentati a partire dalla metà degli anni ’70. Analizzando i loro campioni, i ricercatori hanno anche ottenuto dei risultati particolarmente inattesi: al largo della costa di Singapore, hanno trovato un tipo di piombo che non si aspettavano in questa regione del mondo. Mentre la maggior parte dei paesi intorno all’Oceano Indiano hanno utilizzato la benzina prodotta in Europa e nel Medio Oriente, il piombo trovato nei pressi di Singapore corrisponde al tipo una volta utilizzato nella benzina del Nord America. Secondo i ricercatori, i livelli osservati, in particolare nel mare aperto, non costituiscono un problema ambientale immediato. Proprio come ha fatto l’Oceano Atlantico – in cui si è osservata una diminuzione costante nel corso degli anni, l’Oceano Indiano si riprenderà naturalmente.