La bufala del 21/12/2012 come tante altre in passato: è nostro dovere educare i più giovani

MeteoWeb

La fine del mondo, una profezia di cui l’uomo proprio non può fare a meno. Forse per esibizionismo, per divertimento, per ignoranza o ancora peggio, per far soldi. In un precedente editoriale, MeteoWeb ha messo in guardia su tutte le strampalate profezie di cui qualche burlone di troppo si è servito per spaventare la popolazione nel corso del tempo. Quella del 21 Dicembre 2012 è indubbiamente la profezia che ha avuto il maggior peso nella società attuale, sfruttando una popolazione dedita all’astronomia e quindi abbastanza credibile per quanto riguarda i calcoli astronomici, i Maya. Profeti di sventura di tutto il mondo si stanno attrezzando per quella data, l’Armageddon, come qualcuno l’ha chiamato seguendo lo stile biblico. Purtroppo ancora tanta gente crede a queste menzogne che di scientifico hanno davvero ben poco. La persistenza di queste preoccupazioni nasce da una varietà di fattori; dal diluvio di disinformazione attraverso le pagine di internet, al debole pensiero critico del grande pubblico. Tutto questo contribuisce e convince molte persone a temere il peggio nonostante non ci siano assolutamente prove di quanto si affermi. Come abbiamo potuto notare dall’articolo citato in precedenza, ci sono state svariate profezie sulla fine del mondo mai avverate, tra cui un paio anche l’anno scorso, quando il passaggio della bellissima cometa Elenin si è trasformato in una delle solite bufale mediatiche, smentita immediatamente dalla NASA e dai principali centri di calcolo. Gli scienziati affermano che nonostante si lavori sodo per smentire queste affermazioni, prevale il terrore e quasi alletta l’idea più catastrofista. Risulta particolarmente difficile raggiungere i giovani, molti dei quali sembrano incapaci di distinguere tra fonti affidabili e inaffidabili. Su circa 100 siti on line, 90 affermano che il mondo terminerà nel 2012, e quindi a loro modo di pensare dev’esserci qualcosa di vero. Ma noi sappiamo bene che non è così. Parte della disinformazione proviene da persone altruiste che cercano di salvare i propri fratelli, credendo realmente a queste bufale, ma all’origine ci sono persone che pur di guadagnare qualcosa, le confermano nei propri libri e nei propri lavori. Trasmissioni televisive, riviste, libri, giornali, convegni, sono certamente troppo allettanti per molti. I dati del mondo dell’editoria parlano chiaro: la ricerca di Doomsday 2012 su amazon.com, riporta circa 200 titoli catastrofisti.

Credit: ESA - P.Carril

Non sempre però si può additare la colpa al mondo di internet: in alcune circostanze alcuni gruppi legati a credenze religiose convincono parte del mondo a queste assurdità: un gruppo chiamato Le Millerites, per esempio, credeva che Gesù Cristo sarebbe tornato sulla Terra tra il 1843 o il 1844, e che il mondo così come lo conosciamo sarebbe stato distrutto. Un altro gruppo, chiamato “I Seekers”, credeva che un altro diluvio universale spazzasse via la civiltà il 21 Dicembre 1954. Una leader del gruppo di Chicago, di nome Dorothy Martin, affermò di aver ottenuto quelle informazioni da stranieri che vivono sul pianeta Clarion. Ma quante persone attendono la fine del mondo? Davvero tante. Da qualsiasi parte provenga la fonte, i timori apocalittici sono molto diffusi nel mondo. Ad esempio, un sondaggio commissionato dall’agenzia di stampa Reuters all’inizio di quest’anno, ha rilevato che il 15 per cento di persone in tutto il mondo, crede che l’apocalisse arriverà durante la loro vita. Negli Stati Uniti la percentuale sale al 22 per cento. Tali preoccupazioni non sono soltanto fenomeni sociologici o psicologici interessanti, ma possono avere conseguenze tragiche per i credenti. L’astronomo David Morrison ha affermato che almeno una volta a settimana, ragazzi di circa 11-12 anni contemplano il suicidio prima della fine del mondo del prossimo Dicembre, ossessionati dalla profezia. In alcuni casi queste disgrazie si verificano. Il modo migliore per combattere le preoccupazioni irrazionali, soprattutto tra i giovani, è l’educazione. Dobbiamo insegnare una migliore capacità di pensiero critico e istruire i ragazzi che il modo migliore per accertarsi di un evento è quello di cercare la verità. Soltanto così potranno sfuggire alle menzogne dei vari blog catastrofisti. Spetta alle scuole in primis divulgare una corretta informazione scientifica, che permetta ai più giovani una cultura non approssimativa di ciò che ci circonda. Il Sole sorgerà anche al mattino del 22 Dicembre, nello stesso momento in cui tanti staranno pensando alla prossima bufala.

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