Le pomici vulcaniche si formano mentre la bolle di roccia fusa emergono verso la superficie, un processo durante il quale si urtano fra loro e si spaccano. Finora, gli scienziati avevano supposto che queste prendessero forma dopo l’inizio dell’eruzione vulcanica. Invece, a quanto si legge su ‘Nature Geoscience’, dopo una eruzione che ha radici molto profonde c’e’ una maggiore probabilita’ che queste pietre, urtando ulteriormente fra loro, producano polveri a grana molto fine. Lo studio e’ opera della Georgia Tech University. Le eruzioni superficiali, invece, hanno una maggiore probabilita’ di produrre esclusivamente pomici. In particolare, per scoprire come le rocce vulcaniche si frantumino nel loro cammino verso la superficie, gli scienziati hanno fatto collidere fra loro delle ”perle” di vetro vulcanico filmando gli effetti di questo processo con telecamere ad alta velocita’. Le particelle possono rompersi a vicenda in milioni di piccoli pezzi, formando grani sottili che, una volta in atmosfera, possono inceppare i motori a reazione, come si rischio’ nel 2010 l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallaja.
Le pomici vulcaniche si formano mentre la bolle di roccia fusa emergono verso la superficie, prima delle eruzioni
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