Il prossimo 5 Luglio la NASA lancerà una missione chiamata Solar Ultraviolet Magnetograph Investigation (SUMI), per studiare il complesso in continua evoluzione dei campi magnetici solari. L’energia magnetica si trova nel cuore del Sole, ed è in grado di generare enormi esplosioni di luce, attraverso le eruzioni solari di particelle cariche chiamate espulsioni di massa coronale (CME). Attualmente esistono già degli strumenti in grado di osservare e misurare questi campi, sia da Terra che dallo spazio, ma ciascuno di loro è costretto ad osservarli in un particolare strato della superficie della nostra stella. “I telescopi attualmente al lavoro per le osservazioni guardano in luce infrarossa o visibile, mentre Sumi sarà in grado di osservare in luce ultravioletta”, afferma Jonathan Cirtain, uno scienziato solare del Nasa Marshall Space Flight Center a Huntsville, in Alabama. “Quelle lunghezze d’onda della luce corrispondono ai livelli più bassi dell’atmosfera del sole, ma SUMI guarderà in luoghi più elevati della cromosfera“, precisa lo scienziato. Questo strato superiore della cromosfera è conosciuta come la regione di transizione – perché si tratta di una regione che è dominata dai campi magnetici e in cui il materiale solare riscalda notevolmente la formazione della corona e la base del vento solare. La comprensione della struttura dei campi magnetici in questa regione consentirà quindi di comprendere come la corona viene riscaldata e come si forma il vento solare. Per misurare i campi magnetici nella cromosfera, SUMI osserverà la luce ultravioletta (UV) della luce emessa da due tipi di atomi sul Sole, magnesio 2 e Carbonio 4. Attraverso metodi consolidati di misurazione, gli scienziati possono misurare la forza originale e la direzione dei campi magnetici, creando così una mappa tridimensionale magnetica della regione. Questo viaggio per SUMI è in gran parte un volo di prova per assicurarsi che lo strumento funzioni correttamente e per valutare possibili miglioramenti. Il volo durerà circa 8 minuti.