Mentre l’Italia soffre il gran caldo SubTropicale, come i Balcani e l’Europa orientale su cui sono arrivate le propaggini dell’Anticiclone, nel Regno Unito stanno già parlando di “anno senza estate”: il freddo e il maltempo continuano in modo eccezionale ormai da più di tre mesi, dopo la grave siccità dello scorso inverno. A Giugno nella sola Inghilterra c’è stato un surplus pluviometrico del 227%, mentre in Galles è stato del 238% e nell’Irlanda del Nord del 235%. Ha piovuto il doppio rispetto alla media, ed è stato il giugno più piovoso degli ultimi 102 anni, e cioè da quando, nel 1910, sono iniziati i rilevamenti ufficiali. La pioggia media sul Regno Unito è stata di 145,3mm, ben superiore rispetto al precedente record di 136,2mm, comunque molto recente, del giugno 2007. Anche luglio è iniziato con la pioggia torrenziale: le varie manifestazioni sportive di Formula Uno e di Tennis sono state parzialmente compromesse dal maltempo, e anche le Olimpiadi sono a rischio come abbiamo già scritto ieri in quest’articolo.
I meteorologi del Met Office sono preoccupati per nuove piogge torrenziali in arrivo nei prossimi giorni: “è allerta massima soprattutto su Midlands, Yorkshire e Galles, dove i fiumi potranno straripare“. Tony Waters, vice capo meteorologo del Met Office, ha spiegato all’Express che molto probabilmente questo maltempo persisterà anche ad agosto, e che potrebbe causare disagi molto gravi, con aree inondate e importanti arterie viarie completamente allagate. Il meteorologo Paul Knightley ha detto che “questa è la peggiore estate che può verificarsi nel Regno Unito“, senza mai caldo nè sole. Il clima, infatti, “è sempre umido, freddo e noioso. Almeno fin qui, è stata l’estate peggiore da quando esistono i rilevamenti meteo“.
Un altro meteorologo, Jonathan Powell, ha detto che “non c’è nessun orizzonte di bel tempo neanche a lungo termine, e le prospettive della seconda metà di luglio e di agosto sembrano identiche a quelle di questo periodo. E’ un’estate davvero perturbata, il clima sarà pessimo anche sui giocchi Olimpici”.
Woolhouse Craig, capo dell’agenzia alla gestione delle alluvioni, ha detto che: “le persone devono rimanere allerta, possibilmente dentro casa, soprattutto tra Devon, Cornwall e Somerset“.
Nel Derbyshire, i Vigili del Fuoco ieri hanno aiutato diverse persone intrappolate in auto sulle strade allagate a salvarsi in extremis. Sei persone, tra cui quattro disabili, sono state salvate da una strada inondata meò parco di North Yorkshire. Nella parte occidentale della contea, il principe Carlo ha sfidato la pioggia per visitare Hebden Bridge, che è stata duramente colpita dalle alluvioni di due settimane fa. Nel Southend, i tedofori si sono inzuppati mentre hanno portato la fiamma olimpica sotto la pioggia.
Colpa di El Niño? O meglio, dell’attuale fase di Niña? Chissà. Le correlazioni tra il fenomeno in formazione nell’oceano Pacifico e l’andamento del clima Europeo non sono ancora chiare e precise, pur essendo certa l’esistenza di un qualche collegamento. Fatto sta che fino alla precedente fase di Niño nel Pacifico (da ottobre 2011 a marzo 2012), ha piovuto pochissimo in tutta l’Europa nord/occidentale con gravi problemi di siccità, mentre ha piovuto tantissimo nel Mediterraneo e, inoltre, ha fatto molto caldo nell’Europa nord/occidentale e freddo record in quella centro/orientale e meridionale.
Adesso siamo in fase di Niña e, da tre mesi esatti, si sta verificando l’esatto contrario.
E allora tra autunno e inverno, con il ritorno di ‘El Niño‘, torneranno anche freddo intenso da est e forti piogge al centro/sud? Potrebbe essere un “bis” della passata stagione, con uno straordinario gelo Siberiano invadere l’Europa da est grazie all’Anticiclone Russo/Siberiano, l’Orso di cui abbiamo già parlato a lungo tra gennaio e febbraio di quest’anno, foriero del freddo e della neve da record del mese di febbraio 2012.
Le prime proiezioni internazionali per gennaio e febbraio 2013 sembrano proprio confermarlo: a corredo dell’articolo pubblichiamo le mappe di ECHAMF, modello europeo derivato dalle ECMWF, e GFDL, modello americano realizzato dalla NOAA (click sulle immagini per ingrandirle e osservarne i colori originali). Hanno una bassissima affidabilità, ma siamo convinti che basteranno per dare una prospettiva di rinfrescante speranza a tutti quegli appassionati di meteorologia che in queste settimane sono “intontiti” dal caldo SubTropicale e non vedono l’ora di uscire dal tunnel …