”E’ evidente che la magistratura ha ritenuto che il ciclo produttivo, in particolare quello a caldo, è ancora sorgente di rischio”. Lo afferma il ministro dell’ambiente Corrado Clini alla fine della riunione sull’Ilva di Taranto. ”Questo non vuol dire che l’impianto venga chiuso, non sono impianti che si spengono spingendo un bottone – dice Clini – ma avremo tempo anche rispetto a quello che deciderà il riesame”. In ogni caso Clini precisa che i ”danni causati dagli impianti non è detto che siano stati causati dagli impianti attuali”.