Non solo la siccita’, che in Umbria sta creando una crisi idrica seria, ma anche gli incendi. Quest’anno l’emergenza roghi si fa sentire piu’ del 2011: ”Il bilancio di quest’anno – dicono dai vigili del fuoco del comando provinciale di Perugia – e’ sicuramente peggiore di quello dello scorso anno”. ”La particolare siccita’ – hanno aggiunto – non ha giovato. Negli ultimi 15 giorni ci sono stati anche incendi grandi, come a Solomeo di Corciano, e vicino alla Basilica di Assisi”. “Poi in tanti campi, che nel periodo della mietitura, col grano secco, sono particolarmente pericolosi per il propagarsi di incendi – hanno sottolineato – Risparmiati fino ad ora fortunatamente i boschi”. Con un decreto firmato dal presidente del Consiglio dei ministri, il governo ha dichiarato invece per l’Umbria lo ”stato di emergenza idrica”, cosi’ come richiesto dalla Regione. La dichiarazione dello stato di emergenza idrica era stato chiesto dalla Giunta regionale fin dall’aprile scorso, e ripetutamente sollecitato, con l’obiettivo di attivare le azioni e gli strumenti necessari a mitigare gli effetti che la perdurante carenza di precipitazioni ha sugli approvvigionamenti idropotabili, sull’irrigazione e la tutela ambientale. ”Al decreto – ha detto l’assessore alla Tutela e valorizzazione ambiente, Silvano Rometti – dovra’ seguire ora l’ordinanza contenente modalita’ e criteri che ci permetteranno di contrastare l’attuale situazione, assai critica nonostante le opere che negli anni sono state realizzate, velocizzando procedure e investimenti del Piano che abbiamo gia’ approvato per la cui efficacia, accanto a interventi per la riduzione delle perdite e al potenziamento del sistema acquedottistico, e’ di fondamentale rilievo il risparmio idrico”.