Se non piovera’ entro la fine di luglio e gli inizi di agosto la vendemmia entrera’ in zona rischio. “Senza piogge – avverte Confagricoltura – gli acini di uva non ingrosseranno e perderanno colore; insomma non matureranno adeguatamente, con il rischio di poca gradazione. Gia’ veniamo da un’annata di basse rese e c’e’ il rischio che vengano confermate anche quest’anno; chi ha la possibilita’ mette in conto irrigazioni di soccorso, che comportano oltre tutto aumenti dei costi aziendali. Al Nord i produttori gia’ si attendono una vendemmia anticipata al 20 agosto”. “Le precipitazioni degli ultimi giorni hanno dato certamente sollievo a una situazione che era complessa per via della siccita’, anche se in alcune province, come ad esempio quella di Piacenza e di Torino, si sono verificate delle grandinate che hanno creato dei problemi. Confagricoltura commenta gli effetti dell’andamento meteorologico di questi giorni, che hanno riportato la colonnina di mercurio nel Centro-Nord a temperature autunnali, sottolineando che il vero problema resta, pero’, la siccita’ pregressa di questi mesi in regioni come Emilia Romagna Veneto, e sopratutto nel Sud Italia. La carenza d’acqua, e soprattutto le temperature record di questo periodo, stanno causando un deperimento organico delle piante di mais, girasole, soia, bietola. Data la situazione – osserva l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – sembra ormai impossibile scongiurare il pesante danno economico. Confagricoltura stima una perdita gia’ avvenuta di 450-500 milioni di euro per il solo settore cerealicolo, che potrebbe essere anche superiore dal momento che si prevede una diminuzione dei raccolti del 20-30% per il mais e del 40-50% per la soia. A cio’ si aggiungono, tra l’altro, le perdite di pomodoro e la minore qualita’ e quantita’ di frutta estiva.