L’Ingv ha pubblicato sul Blog IngvTerremoti un approfondimento molto interessante rispetto all’evento di oggi pomeriggio a Roma, di cui abbiamo già ampiamente parlato, con moltissime curiosità che è bene riprendere. “La regione dei Colli Albani– si legge – è stata spesso sede di terremoti di magnitudo moderata, generalmente inferiore a 5. Il grafico a corredo dell’articolo, tratto da un articolo di Amato e Chiarabba del 1995 (*), mostra che negli ultimi 300 anni ci sono stati diversi periodi di attività intensa intervallati da quiescenze durate anche molti anni. L’ultima sequenza importante è avvenuta nel 1989-1990, quando migliaia di piccoli terremoti furono localizzati dalla rete sismica installata proprio per studiare la sequenza. La sismicità dell’area si concentra principalmente nel settore dei laghi di Albano-Castelgandolfo e Nemi, e in misura minore in quello a nord del complesso vulcanico, dove è avvenuto il terremoto di oggi, 9 luglio 2012. La sismicità dei colli Albani è dovuta alle fasi tardo-magmatiche del Vulcano laziale, che ha iniziato la sua attività circa 600.000 anni fa, per poi eruttare volumi di magma via via decrescenti fino alle ultime eruzioni eplsosive che formarono gli attuali laghi, fino a circa 30.000 anni fa. Il terremoto è stato avvertito estesamente nella regione dei Colli Albani, nei Monti Cornicolani e Tiburtini, e anche in molti quartieri di Roma“.
(*) A. Amato and C. Chiarabba (1995) Recent uplift of the Alban Hills Volcano (Italy): evidence for magmatic inflation ? Geophysical Research Letters, 22, 15, pp. 1995-1998.