Gli sfollati del terremoto tornano, sempre piu’ numerosi, nelle loro abitazioni classificate come agibili al termine delle verifiche. E la paura di nuove scosse ha, in molti casi, lasciato il posto alla voglia di ricominciare e di riprendere i ritmi e le abitudini di una vita normale. Lo dimostrano i dati, diffusi dalla Provincia, sulle persone assistite nel modenese, uno dei territori piu’ duramente colpiti dal sisma. Complessivamente, infatti, gli sfollati ospitati in campi e strutture della protezione civile sono diminuiti di 2.700 persone passando dai quasi novemila di giugno agli attuali 6.354. Nel modenese i campi con tende sono attualmente 26 e le strutture (palestre, centri civici, biblioteche) utilizzate sono scese a cinque (erano 20 a meta’ giugno). Risultano in calo anche le presenze alberghiere per le quali e’ in corso il censimento a livello regionale. Finora, inoltre, sono stati trasferiti in strutture della provincia di Modena e dei territori vicini oltre 1.600 anziani e disabili non autosufficienti che si trovavano in residenze o abitazioni giudicate non sicure dopo il sisma.