Ma perche’ ci piacciono tanto le catastrofi? “Cercheremo di dare risposta anche a questo -racconta Polidoro- dato che da Atlantide in poi gli eventi distruttivi ci hanno sempre attratto fatalmente. In epoche diverse, infatti, si trova sempre qualcuno che prevede una fine del mondo che, come per l’anno 1000, non si realizza. Bisogna domandarsi, ad esempio, che accade dopo, a chi scopre che le sue previsioni erano solo illusioni”. Esistono reali probabilita’ che il mondo finisca per un evento cosmico ineluttabile? Le catastrofi reali sono davvero prevedibili oppure no? “Tra terremoti, pandemie e disastri nucleari non c’e’ che l’imbarazzo della scelta. L’intervento speciale della virologa Ilaria Capua, considerata tra i 50 scienziati piu’ importanti del mondo, servira’ a chiarire molti dubbi”, risponde Polidoro, che non vuole ancora svelare troppo le carte in gioco. Un convegno nazionale del Cicap non sarebbe tale se, oltre all’attualita’, non affrontasse anche quegli argomenti che, da sempre, rappresentano il campo d’azione prediletto: cerchi nel grano, vampiri, castelli stregati, fusione fredda e teorie del complotto. Piero Angela, tra i fondatori dell’associazione, dedichera’ una serata speciale a raccontare le sue esperienze nel campo della divulgazione: le tante soddisfazioni e anche le difficolta’ incontrate quando si cerca di far passare un messaggio che non sia superficiale e sensazionalistico. Ampio spazio, infine, e’ lasciato alla magia, quella vera, ossia all’illusionismo che al meeting non manchera’: Aurelio Paviato, campione mondiale di prestigiazione, ha promesso “uno spettacolo che lascera’ tutti a bocca aperta”. Alcuni dei piu’ bei nomi della magia italiana, come Marco Aimone, Nicolas D’Amore, Gianfranco Preverino, Pino Rolle, Alex Rusconi e Max Vellucci, ‘meraviglieranno’ i congressisti al termine di ogni sessione mattutina e, insieme, animeranno l’altrettanto sorprendente workshop della rivista “Magia”, pubblicata dal Cicap, previsto per la domenica pomeriggio. Largo anche ai nuovi “detective” del mistero, “che non sono mai abbastanza- conclude Polidoro- il Cicap da sempre incoraggia la formazione di ‘nuove leve’ con i ‘Corsi per investigatori’ e un’intera sessione sara’ dedicata ad ascoltare i risultati di indagini e verifiche originali”. La partecipazione e’ aperta a ricercatori indipendenti, scuole, gruppi locali e antenne. Avete un’idea in proposito? Chi desidera presentare un proprio lavoro originale puo’ trovare sul sito dell’associazione il bando per poter partecipare. Tutte le proposte saranno esaminate e selezionate da una commissione di esperti. E’ il caso di dire “in bocca al lupo!” allora. “Quello vero naturalmente”, ribatte Polidoro senza scomporsi.