Le violente piogge che hanno colpito la Corea del Nord hanno causato la morte di 88 persone, il ferimento di 134 e la distruzione di 5000 edifici. E’ questo il bilancio confermato dai giorni scorsi, dove si registrano oltre dodicimila case sommerse dalle acque e quasi 63.000 persone senza tetto. La distruzione dei terreni agricoli è particolarmente preoccupante in un paese che fatica a nutrirsi. Le Nazioni Unite hanno registrato più di 30.600 ettari (75.600 acri) di terra coltivabile completamente allagati. Il Programma Alimentare Mondiale ha riferito che è in atto un primo aiuto alimentare in grado di fornire razioni di 400 grammi di mais al giorno per 14 giorni. I dipendenti delle organizzazioni umanitarie che operano all’interno della Corea del Nord, descrivono la malnutrizione grave su larga scala. Forti piogge non hanno risparmiato la capitale Pyongyang, così come le province del Nord e del Sud nella scorsa settimana. Il Paese ha già affrontato simili condizioni meteorologiche estreme nel 2010. L’incubo in questo 2012 è tornato.
Alluvione Corea del Nord: in atto i primi aiuti alimentari
