Una bella immagine di Praga, capitale della Repubblica Ceca
MeteoWeb
Era nell’aria da giorni, ma nella giornata di ieri si è puntualmente concretizzato. Pur rimanendo dietro il tremendo 2003 l’estate del 2012 è riuscita a scrivere una nuova pagina della storia climatica europea. Dopo i vari record di caldo stracciati tra Spagna, Francia e su diverse località alpine, ieri è caduto anche il primo record assoluto di caldo nazionale in Europa. Difatti, i +40.4° di temperatura massima stabiliti ieri, lunedì 20 Agosto 2012, dalla stazione di Dobrichovice, località a circa 25 km a sud-ovest di Praga, rappresentano il nuovo record assoluto di caldo nazionale per la Repubblica Ceca. La massima registrata a Dobrichovice è davvero notevole. Stracciato, seppur di appena due decimi, il precedente record di caldo nazionale di +40.2° detenuto da Praga Uhrineves, risalente al 27 Luglio del 1983.
Il caldo “rovente” si è avvertito parecchio anche nella bella capitale Praga, dove la colonnina di mercurio si è impennata sfiorando il muro dei +40° all’ombra. Qui però il record assoluto di caldo non è stato neppure sfiorato visto che la stazione di Klementinum (una delle più antiche in Europa) ha registrato una temperatura massima di +36.1°, ben lontano dai +37.8° del 27 Luglio 1983 che rappresentano il record di caldo per la stazione cittadina. Nell’area attorno Praga solo la stazione di Libuš è stata in grado di bruciare il suo precedente record assoluto di caldo con una incredibile massima di ben +39.6°. Ma in molte altre città e località della Repubblica Ceca le temperature massime hanno sfondato la soglia dei +37° +38°, con picchi prossimi ai +39° +40° che hanno reso l’aria opprimente.
Per i cechi quella di ieri verrà ricordata come una delle giornate più calde di sempre. Secondo il servizio meteorologico della Repubblica Ceca (il CHMI) poche giornate nella storia della climatologia del paese sono paragonabili con quanto avvenuto ieri 20 Agosto 2012. Probabilmente qualcosa di simile, oltre al terribile Agosto 2003 e Luglio del 1983, si è verificato il 29 Luglio del 1921, quando a Hradec Králové, nella omonima regione, furono registrate delle temperature massime attorno i +40°. Secondo la ricostruzione delle termiche in quota in quel caldissimo Luglio del lontano 1921 vi era una isoterma di +24° (a 850hPa) in quota, mentre nel radiosondaggio delle ore 0 del 20 agosto 2012 a Praga Libus vi era una +23.0° e a Kuemmersbruck una +23.6°. Segno che l’alito “rovente” proveniente dai “torridi” deserti del Marocco e dell’Algeria, dopo aver interessato la Spagna, la Francia e il nord Italia, ha raggiunto nella libera atmosfera pure il cuore della Mitteleuropa, scavalcando le Alpi.
Davvero inusuale che simili temperature, sui +40°, siano state registrate nella seconda decade di Agosto. Se una simile avvezione calde si fosse verificata nel mese di Luglio, quando si raggiungono i massimi picchi di insolazione diurna, probabilmente le temperature sarebbero state almeno +1° più alte, comportando una autentica strage di record in tutto il paese. Dando uno guardo agli archivi solo nel 1943, per pura coincidenza anche allora il 20 Agosto, si ebbero valori di temperatura elevati, con la stazione di Praga Charles che raggiunse +38.4° di massima. Un altra forte ondata di calore venne registrata sul finire dell’Agosto del 1992, quando a Be?ov nad Teplou, piccolo comune situato nella regione di Karlovy Vary, si archiviò una temperatura di circa +37°. Altrettanto eccezionale è il record assoluto di massima caduto all’osservatorio meteorologico di Milešovka, a circa 837 metri di quota, che ieri ha rilevato una max di ben +36.5° disintegrando di appena 1.5° il precedente record di +35.0° del 20 Luglio 2006.
L’osservatorio meteorologico di Milešovka è la stazione montana più antica della Repubblica Ceca. I primi rilevamenti sono datati nei primi anni del 1900, ma vennero effettuati in maniera continuativa dal 1 Gennaio del 1905 con tre osservazioni giornaliere (alle 7, alle 14 e alle ore 21 UTC). Dal 1 Luglio 1957 i rilevamenti vennero effettuati durante tutto l’arco delle 24 ore. Dal Luglio 1998 l’osservatorio è stato fornito di un sistema di rilevamento automatico con sensori di temperatura, umidità, pressione, visibilità, velocità e direzione del vento, temperatura al suolo a diverse profondità, precipitazioni, durata e altezza del sole, mentre gli osservatori si occupano di misurare la profondità del manto nevoso e determinare il tipo di nubi e la loro altezza dal suolo.
Buona parte dei nuovi record assoluti di caldo sono stati registrati nella regione di Ústí nad Labem che nella giornata di ieri, visto la congeniale situazione meteo/climatica (scorrimento in quota di masse d’aria molto calde e secche d’estrazione sub-tropicale continentale, intensa “Subsidenza atmosferica” che ha schiacciato l’aria nei bassi strati surriscaldandola ulteriormente e prolungato soleggiato diurno) si è trasformata in un autentico forno a cielo aperto.
Fra i vari record di caldo assoluti stracciati nella giornata di ieri ne citiamo solo alcuni; Doksany, a 158 metri di altezza, ha raggiunto i +39.4° superando di 1.1° il precedente record di +38.3° del 13 Agosto 2003; Žatec con i +38.9° di ieri è riuscita a superare di 3 decimi il precedente record di +38.6° del 13 Agosto 2003 (inizio rilevamenti dal 1951); M?d?nec con una max di ben +32.7° supera di 1 decimo il precedente record di +32.6° del 13 Agosto 2003; Smolnice con i +38.4° supera di 1.1° il precedente record assoluto di +37.3° del 13 Agosto 2003. Incredibili pure i report provenienti dalle stazioni amatoriali.
Una massima di +41.1° sarebbe stata archiviata dalla stazione amatoriale di Kralupy Nad Vltavou, un piccolo paese della Boemia Centrale. Pur trattandosi di una stazione amatoriale il dato di Kralupy Nad Vltavou merita di essere menzionato per la sua notevole portata. Questa ondata di caldo entrerà ormai nella storia climatologica della Repubblica Ceca, visto i tantissimi record abbattuti nel giro di 24 ore. La gran calura continuerà ad attanagliare l’Europa centrale e l’Italia centro-settentrionale anche nei prossimi giorni, cominciando però ad attenuarsi gradualmente fra le giornate di giovedì e sabato, allorquando degli impulsi di aria più temperata e umida, provenienti dal nord Atlantico, cominceranno ad affluire dalle Isole Britanniche verso la Francia, l’Olanda, il Belgio, la Danimarca, la Germania e la Repubblica Ceca, scalzando bruscamente le masse d’aria molto calde accumulate nei bassi strati, sopra i bassopiani dell’Europa centro-occidentale.
Lo scontro fra le differenti masse d’aria originerà forti contrasti termici che agevoleranno lo sviluppo di forti temporali non appena il primo sistema frontale o fronte freddo atlantico scivolerà di latitudine verso il vecchio continente. Al contempo, un abbassamento di latitudine del ramo principale della “Jet Stream” che scorre sull’Atlantico settentrionale, contribuirà a tagliare il promontorio anticiclonico di blocco che si è venuto a creare tra il Mediterraneo centro-occidentale e l’Europa centrale, spianando la strada per un calo di latitudine dell’umido flusso zonale oceanico fino in direzione dell’arco alpino.