Il caldo che in questi giorni attanaglia l’Italia non sta risparmiando gran parte d’Europa, con temperature soffocanti su mezzo continente, dalla Spagna alla Germania!
In Belgio bisogna risalire al 1947 per ritrovare le temperature della breve ma torrida estate che sta infuocando il nord e il centro dell’Europa. E questo almeno fino a mercoledi’, quando le temperature dovrebbe ritrovare progressivamente i valori stagionali abituali, passando da picchi per queste latitudini ‘tropicali’ – oltre 34 gradi in Belgio, piu’ di 35 in Francia fino ai 37 gradi ancora oggi in Bulgaria – a valori di poco superiore ai 20 gradi. A Dobrichovice, villaggio ad una ventina di chilometri da Praga, oggi la colonnina di mercurio e’ arrivata a 40,4 gradi. Un record assoluto nella storia della Repubblica Ceca. Bisogna risalire al 27 luglio del 1983 – quando alla periferia di Praga si registrarono 40,2 gradi – per trovare temperature cosi’ arroventate nel Paese. Insomma, da Parigi a Bruxelles, da Berlino a Budapest fino a Vienna, il caldo afoso e insopportabile ha provocato un fuggi fuggi dalle citta’ verso le localita’ di mare e di montagna.
Solo in Belgio, i 90 km di spiagge lungo la costa, hanno accolto lo scorso fine settimana mezzo milione di bagnanti in piu’ rispetto alle presenze abituali. Chi non ha potuto lasciare le citta’ ha cercato rifugio nelle aree verdi e soprattutto nelle piscine pubbliche che hanno accolto giovani e meno giovani: la grande maggioranza in costume da bagno, ma c’era anche chi, come a Berlino, si e’ gettata in acqua vestita con il capo coperto dal velo, per potersi rinfrescare. Tra i piu’ originali, un giovane ciclista a Zurigo, che ha trovato il modo di rinfrescarsi portando al posto dello zaino il suo ventilatore. La nota positiva, e’ che l’ondata di caldo anomalo non sembra aver preso allo sprovvista la protezione civile che nei vari Paesi ha avviato piani d’allerta in favore delle persone piu’ a rischio, in particolare gli anziani. I bilanci definitivi non sono ancora pronti, tuttavia, ad esempio in Belgio, gli ultimi bollettini pubblicati dai servizi ospedalieri segnalano solo un aumento del 15% delle ammissione ai servizi d’urgenza nel sud del Paese, causa la situazione climatica. Siamo fortunatamente lontani dei 940 decessi dell’estate 2006, o ancora dei 15mila morti in Francia dell’estate 2003. Resta invece preoccupante la situazione nelle campagne dove la siccita’ riduce la produzione e rischia di provocare un’impennata dei prezzi delle materie prime agricole. Per prevenire eventuali crisi si pensa gia’ ad un G20 ‘agricolo’ presieduto da Parigi, che potrebbe aver luogo in settembre.